In queste ore i due partiti stanno finendo di stilare i programmi delle rispettive convention, e mancano ormai solo gli ultimi particolari, soprattutto in casa Democratica, visto che la convention di Denver si terrà per prima.
La convention Democratica ha già scelto i propri leader, anzi le proprie leader: Nancy Pelosi sarà nominata presidente permanente della convention, la Governatrice del Kansas Kathleen Sebelius, il Senatore del Texas Letitia Van De Putte e il sindaco di Atlanta Shirley Franklin sarnno le co-presidenti mentre il compito di guidare la commissione democratica alla convention spetterà a Leah Daughty, capo dello staff di Howard Dean.
La convention verrà introdotta domenica 24 con un evento inedito, una riunione interreligiosa in cui Democratici rappresentanti di diverse religioni si riuniranno per condividere i valori in comune. Ci sono ancora dubbi sulla partecipazione di una rappresentanza di atei.
Lunedì 25 la convention si apre ufficialmente, il tema del giorno è "One Nation".
Parleranno Michelle Obama, introdotta dal fratello Craig Robinson, il sindaco di Denver John Hickenlooper, la Senatrice Claire McCaskill, Nancy Pelosi e l'ex Presidente Jimmy Carter.
E' previsto anche un intervento della sorella di Obama Maya Soetoro-Ng, i cui particolari devono ancora essere decisi.
Nel corso di questa giornata la convention tributerà un omaggio a Ted Kennedy, che per la prima volta dopo anni non potrà partecipare a causa delle sue condizioni di salute.
Obama e la Clinton sono arrivati ad un accordo riguardo il ruolo della Senatrice: nel corso della convention, nel giorno 25, si terrà un voto simbolico con i nomi dei due candidati in lista, voto che servirà ad ufficializzare la nomination di Obama e al tempo stesso a rendere omaggio all'importante percorso della Clinton.
Martedì 26 il tema è "Rinnovare le promesse dell'America", e la convention entra nel vivo con alcuni dei discorsi politicamente più rilevanti. Apre il Governatore dell'Ohio Ted Strickland, e qui potrebbe arrivare il primo omaggio all'impegno messo da Hillary Clinton nella campagna. Successivamente toccherà proprio ad Hillary salire sul palco per l'investitura ad Obama.
Infine sarà la volta del "keynote address". Il keynote è uno dei momenti più attesi della convention, il momento dell'unità per eccellenza. In più, soprattutto per i Democratici, il keynote è anche un'occasione per dare la parola ai volti più promettenti del partito. Nel recente passato, il keynote è servito da trampolino di lancio per importanti politici: nel 1984 dalla convention partì la carriera di Mario Cuomo, nel 1988 il keynote fu pronunciato da un certo Bill Clinton, mentre quattro anni fa fece conoscere al grande pubblico Barack Obama. Quest'anno è stato scelto l'ex Governatore della Virginia Mark Warner, grande amico di Obama.
Martedì verrà inoltre approvata la piattaforma del partito, ovvero i punti cardine del programma elettorale.
Mercoledì 27 il tema sarà la sicurezza nazionale: "Mettere al sicuro il futuro dell'America". In questa giornata è previsto l'intervento del candidato vicepresidente, il cui nome deve ancora essere annunciato: tra gli oratori della giornata sono previsti anche Evan Bayh e Joe Biden, ma è difficile dire se questo sia un indizio.
E' previsto anche l'atteso discorso di Bill Clinton. Tra gli altri oratori della giornata, oltre a Bay e Biden, sono previsti John Kerry, Tom Daschle, Bill Richardson, Jay Rockefeller, Harry Reid, Jack Reed e il leader afroamericano al Congresso James Clayburn.
Giovedì 28 la convention si chiuderà con il discorso di accettazione della nomination da parte di Obama. Il tema del giorno è ovviamente "Change you can believe in", e Obama sarà introdotto dal Governatore del Colorado Bill Ritter. Ma prima è prevista una colazione dei Democratici con i leader dei diritti civili tra cui Martin Luther King III e leader religiosi come il Rabbino Jack Moline.
Molti dettagli della convention Repubblicana di Minneapolis-Saint Paul sono ancora da decidere. La convention si aprirà il 1 settembre, nel giorno della festività del Labor Day, ed è la prima volta che una convention si tiene interamente a settembre.
La scelta del luogo in cui tenere la convention è stata fatta per cercare di rimettere in gioco il Minnesota, che dal 1976 non ha più votato Repubblicano alle presidenziali.
Sicuramente interverrà alla convention il Governatore Tim Pawlenty, non si sa ancora se come padrone di casa o come candidato alla vicepresidenza.
E' ancora da decidere il nome dell'oratore che pronuncerà il keynote address. Inizialmente si era parlato di uno dei candidati scartati per la vicepresidenza, in particolar modo Bobby Jindal, ma nelle ultime ore si è fatta sempre più probabile l'ipotesi che il discorso venga affidato al Governatore della California Arnold Schwarzenegger.
C'è stato un piccolo giallo riguardo la partecipazione del vicepresidente Dick Cheney, che in un primo momento avrebbe deciso di farsi da parte per non creare imbarazzo a John McCain, con cui i rapporti non sono mai stati buoni. La decisione è poi rientrata, e pare che Cheney avrà il suo spazio alla convention, così come George Bush.
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