Le dichiarazioni dei politici il cui nome è stato fatto come possibili "running mates" alle elezioni di novembre non fanno necessariamente testo - in alcuni casi si tratta di tattiche attendiste, soprattutto per quanto riguarda i Democratici che non vogliono intromettersi nel possibile ticket Obama-Clinton - ma vale la pena riportarle.
Il Governatore della Pennsylvania Ed Rendell, uno dei più accesi sostenitori di Hillary Clinton, ha ribadito il suo impegno per Obama ma anche la sua totale indisponibilità a ricoprire la carica di vicepresidente "Se mi verrà chiesto dirò di no, se sarò inserito nel ticket rifiuterò, se verrò eletto non accetterò. Più chiaro di così..." ha affermato, ma già a febbraio aveva dichiarato di non voler servire come vice, nel caso Hillary Clinton glielo avesse chiesto.
Joe Biden, che nei mesi scorsi aveva affermato che non avrebbe accettato la vicepresidenza, ha fatto un passo indietro "Quando l'ho detto ero ancora in corsa per la Presidenza. Adesso ho fatto sapere al candidato che non mi interessa la vicepresidenza, ma se me lo proporrà non potrò fare altro che accettare. Se il candidato riterrà che potrei aiutarlo a vincere, come potrei dire al primo afro-americano in grado di cambiare la storia mondiale che non voglio aiutarlo? Ma non me lo chiederà". Biden ha anche criticato la scelta di Obama di rinunciare al finanziamento pubblico "E' una scelta che non aiuta in nessun modo la riforma del sistema politico, e anzi la renderà più difficile".
Tom Daschle è su posizioni simili "Non mi interessa la vicepresidenza, ne ho già parlato con Barack, e non credo che me lo chiederà. Ma se dovesse farlo, ovviamente dovrei prendere in considerazione l'offerta".
La Speaker della Camera Nancy Pelosi ha invece suggerito a Obama il nome di Chet Edwards, deputato del Texas, che ha detto di essere disposto ad accettare l'incarico.
Carly Fiorina, consigliere di McCain ed ex capo esecutivo della Hewlett & Packard si è detta disponibile ma scettica "Chiunque sarebbe onorato di servire McCain, e anche io. Ma ha una lunga lista di persone altamente qualificate, e io sto aiutando McCain nella selezione".
Tim Pawlenty, Governatore del Minnesota: "Sono concentrato sul mio attuale lavoro, e la vicepresidenza non è una cosa a cui ho pensato. Sono contento di fare il Governatore del mio stato".
Le quotazioni di Bobby Jindal sono leggermente in ribasso dopo che ha espresso critiche alla posizione di McCain sui finanziamenti per la ricostruzione di New Orleans, ma ieri alla Fox ha appoggiato la proposta del Repubblicano di cercare petrolio nel Golfo del Messico e si è detto onorato dal fatto di essere tra i potenziali vice.
Infine il National Review, l'organo ufficiale dei conservatori americani, esce questa settimana con una copertina (nella foto) che chiarisce chi sono i candidati sgraditi all'elettorato conservatore: Joe Lieberman, Charlie Crist, Mike Huckabee e Tom Ridge.
Fonte: Associated Press, Politico
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