di Mark Halperin (TIME)
Ma quali sono le buone e quali le cattive?
- Sfidare McCain in un dibattito pubblico il prima possibile, scegliendo un formato che permetta ai due di parlare faccia a faccia di educazione sessuale, preparazione al comando, servizi alla comunità, la definizione di tono negativo, e infine di cose serie.
- Produrre alcuni spot di attacco contro McCain, che siano duri ma veri.
- Produrre alcuni spot di attacco contro McCain, che siano duri e "veri" quanto quelli prodotti da McCain contro Obama ultimamente.
- Smettere di parlare di Sarah Palin.
- Incaricare una (eccellente) persona di decidere il messaggio che si vuole comunicare, e non un team di molte (eccellenti) persone.
- Escogitare eventi che facciano notizie e puntino l'attenzione sull'economia e il sistema sanitario.
- Convincersi che è impossibile che un ultrasettantenne con due decenni si servizio in Senato possa appropriarsi con successo del messaggio di cambiamento a due mesi dall'Election Day.
- Continuare a produrre spot sugli argomenti standard.
- Avere fede nella frase "La verità trionfa".
- Continuare ad attaccare Sarah Palin.
- Non nominare mai più Sarah Palin.
- Presumere che il manager della campagna di McCain Steve Schmidt non dia ascolto a quello che NY Times, AP o factcheck.org dicono a proposito delle sue tattiche.
- Aspettare i dibattiti presidenziali per cambiare lo scenario.
- Confidare che gli americani siano abbastanza intelligenti da non permettere che un'altra elezione verà decisa da questioni come la bandiera, la moralità, la fedeltà e la storia antica.
- Confidare che gli Americani stiano seguendo la campagna elettorale con la stessa attenzione degli analisti politici, e che decidano il loro voto di conseguenza.
- Confidare che gli Americani già da ora siano a conoscenza delle biografie, delle convinzioni, della situazione finanziaria, delle famiglie e delle idiosincrasie dei quattro protagonisti.
- Dimenticare che Hillary Clinton è stata vincolata a certe tattiche e strategie a cui i Repubblicani non si sentono costretti.
- Confidare che i Repubblicani non attaccheranno Obama su argomenti usati in passato contro candidati afro-americani, come il crimine, la droga e la general diffidenza.
- Immaginare che la partita non sia effettivamente cambiata da agosto.
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1 commento:
E ovviamente arriva il solito' "aiutino" di Bin Laden per i candidati statunitensi che preferisce. In questo caso per McCain e la Palin
http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/esteri/pakistan-3/bomba-islamabad/bomba-islamabad.html
Ricordate quando 4 anni fa alla vigilia delle elezioni USA arrivò un messaggio minaccioso di Bin Laden ? Ebbene, quel messaggio fu tanto fasullo quanto efficace per spingere molti americani a votare per la 2° volta il macellaio che già occupava la Casa Bianca.
Queste azioni terroristiche aiutano inevitabilmente McCain
Democratico
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