di Karl Rove (Wall Street Journal)
Di tutti i vantaggi che Sarah Palin ha portato al ticket Repubblicano, il più importante è di essere riuscita a far perdere l'equilibrio ad Obama. Come altrimenti spiegare la decisione del Senatore Obama di attaccare direttamente "Sarah Barracuda", capitano della squadra di basket di Wassilla High?
E' una partita che perderà. Se Obama vuole vincere, deve ricordarsi che sta correndo contro John McCain e non contro la Palin.
Michael Dukakis sprecò gli ultimi due mesi della campagna elettorale del 1988 accusando il candidato Repubblicano alla vicepresidenza Dan Quayle di essere una scelta rischiosa. Come risultato, Bush e Quayle vinsero in 40 stati.
Adlai Stevenson passò l'autunno del 1952 attaccando il vice di Eisenhower, Richard Nixon, definendolo "il tipo di politico capace di tagliare un albero in fiore e poi salire sul tronco e tenere un discorso sulla conservazione". I Repubblicani vinsero in 39 stati.
Se Obama continuerà a prendersela con la Palin, subirà lo stesso destino dei suoi predecessori Democratici. Questi attacchi lo espongono alle critiche per la sua scarsa esperienza, gli fanno perdere di vista le cose importanti e sminuiscono lui, non lei.
Rispondendo al giornalista della CNN Anderson Cooper che gli chiedeva di replicare alla dichiarazione dei Repubblicani secondo cui la Palin ha più esperienza di lui, Obama ha paragonato i 50 impiegati di Wassilla con i 2.500 dipendenti della sua campagna elettorale, dichiarando di avere un budget "che in un mese è tre volte maggiore di quello di Wassilla".
Obama però finge di ignorare che adesso la Palin è una governatrice. Gestisce un budget di 11 miliardi e circa 29.000 posti di lavoro. In due anni di amministrazione, ha aumentato di oltre 499 milioni il budget dell'Alaska, più soldi di quanti Obama spenderà in tutta la sua campagna.
E comunque Obama non dirige personalmente la sua campagna, quello lo fa David Plouffe. Ma se anche Obama fosse il manager di se stesso, questo lo qualificherebbe come presidente?
Un dibattito su chi abbia più esperienza esecutiva tra Obama e la Palin non è una mossa intelligente. Se Obama sminuisce il curriculum della Palin, gli elettori cominceranno a paragonare le due carriere, e non è un bene per lui.
Poi Obama ha attaccato la Palin sugli stanziamenti. E' vero, da sindaco la Palin ha cercato stanziamenti, ma da governatore ha abbassato drasticamente le richieste di fondi federali. Anche questo è un dibattito che Obama non può vincere, lui da Senatore ha chiesto stanziamenti per quasi 936 milioni, aumentando le richieste ogni anno. Se gli elettori odiano gli stanziamenti federali - e li odiano - concluderanno che la Palin li ha tagliati, metre Obama li ha aumentati.
Obama poi paga un prezzo per il commento sul "rossetto ad un maiale". L'ultima volta che la parola "rossetto" è stata citata in campagna elettorale, è stato durante il discorso della Palin alla convention Repubblicana. Obama ha detto che il commento non era rivolto alla Palin, ma l'accostamento tra le due frasi ha rappresentato un grosso passo falso.
Joe Biden si è unito all'attacco dicendo che "il punto di vista della Palin su molti argomenti rappresenta un passo indietro per le donne". Altro errore. Obama ha già diverse difficoltà con l'elettorato femminile e le sostenitrici di Hillary Clinton. Se darà l'idea di attaccare la Palin su temi femminili, le elettrici penseranno che ha un problema con le donne forti.
La Palin rappresenta un fenomeno politico che ha alterato la dinamica di queste elezioni. Gli americani hanno visto raramente qualcuno in grado di connettersi rapidamente a tanti elettori in modo così viscerale. Sarah Palin potrebbe essere il primo candidato alla vicepresidenza a cambiare l'esito di un'elezione dai tempi di Lyndon Johnson. Se Obama continua ad attaccarla, le possibilità che la Governatrice Palin diventi la Vice Presidente Palin cresceranno.
Karl Rove è stato consigliere e vicecapo dello staff di George W. Bush tra il 2000 e il 2007
Wall Street Journal (c)
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