I fuochi artificiali (mediatici) del rush finale della campagna di Obama sono cominciati ieri sera. Mentre il candidato Democratico appariva per la prima volta in pubblico a fianco di Bill Clinton, in Florida, la CBS, la NBC e la Fox (e le tv via cavo Univision, BET, Tv One e MSNBC) hanno mandato in onda un programma di mezz'ora pagato dalla campagna di Obama. Un "infomercial" con cui Obama si è rivolto agli elettori indecisi, e ha investito i milioni di dollari ancora nelle sue casse. Il megaspot ha riepilogato la vita e il programma di Obama, e si è concluso con un messaggio del Senatore dal suo studio, arredato a immagine e somiglianza dello Studio Ovale, in modo da dargli il più possibile un'aria presidenziale. Nei 27 minuti di spot, Obama compare vicino a pensionati, lavoratori, donne, e risponde alle loro domande. Compare anche Ted Strickland, Governatore dell'Ohio, che spiega in cosa consiste la politica fiscale di Obama.
Un fatto del genere ha pochi precedenti, solo Ross Perot nel 1992 aveva provato ad acquistare dei grandi spazi televisivi, ma i suoi spot sono unicamente ricordati per essere mortalmente noiosi. Lo spot di Obama, girato da Davis Guggenheim, il regista del documentario di Al Gore "An Inconventient Truth", sembra invece un breve film, ed è infatti risultato il programma più seguito nella fascia oraria delle 20.00, totalizzando 7.920.000 di spettatori su Fox, 8,650.000 sulla CBS e 9.850.000 sulla NBC. L'unico dei grandi network a non trasmettere lo spot, la ABC, nella stessa fascia oraria si è dovuta accontentare di 6.640.000 spettatori per un episodio della serie "Pushing Daisies". In totale, lo spot è stato visto dal 21,7% degli americani, una share che sale al 29% in Pennsylvania.
Ecco lo spot
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