E' tradizione nelle scuole superiori americane di far svolgere delle simulazioni delle elezioni presidenziali. Si tratta di una prassi in voga sin dal dopoguerra, e mirata a spingere i ragazzi a votare e ad iscriversi nelle liste elettorali non appena raggiunta la maggiore età (in realtà, solitamente sono tanto entusiasti da giovani quanto restii da adulti).
Queste "mock election" vengono prese sul serio, tanto che ogni scuola comunica i risultati, su cui poi viene fatta una media. Quest'anno Obama avrebbe vinto con circa il 55% dei voti, e oltre 10 punti di vantaggio su McCain (i risultati sono ovviamente poco accurati),
Non è certo una novità che Obama abbia un enorme seguito tra i giovani, ed non c'è quindi da meravigliarsi del risultato.
Obama può però affidarsi alla scaramanzia, perchè negli ultimi 60 anni solo due volte le "mock election" hanno avuto risultati diversi da quelli delle vere elezioni: nel 1948 gli studenti votarono per Thomas Dewey (ma quella fu una delle elezioni più incerte della storia, tanto che il Chicago Tribune andò in stampa il giorno dopo il voto annunciando la vittoria di Dewey) e nel 1960 preferirono Nixon a Kennedy (ma votarono prima dei dibattiti televisivi che diedero la spinta decisiva a JFK).
Nelle due precedenti elezioni, i giovani hanno a sorpresa preferito George Bush, contraddicendo così buona parte dei sondaggi, soprattutto nel 2000. Il motivo, secondo gli analisti, è che i ragazzi votano seguendo quanto sentono dire dai propri genitori.
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