Barack Obama ha annunciato di aver scelto Arne Duncan (nella foto) come Segretario all'Educazione, una decisione che soddisfa i riformisti e che metterà i conservatori di fronte all'eccellente curriculum del politico, che come sovrintendente alle scuole pubbliche di Chicago ha portato risultati eccezionali in un settore estremamente complicato, senza tuttavia rinnegare la riforma di Bush, il "No child left behind", che piace anche ad esponenti dei Democratici.
Arne Duncan, 44 anni, è stato un giocatore professionista di basket, capitano della squadra di Harvard, e ha giocato in Australia. Dal 1992 si occupa di educazione e nel 2001 è stato nominato dal sindaco Daley sovrintendente alle scuole pubbliche di Chicago, che con oltre 400.000 studenti rappresentano il terzo bacino scolastico degli Usa.
E' l'ultimo tassello del Gabinetto di Obama (poi toccherà ai vice segretari).
Il fatto che Obama abbia tenuto per ultimo proprio questo posto può essere spiegato con la particolare attenzione che il programma del neo Presidente dedica ai temi della scuola, un argomento poco citato in campagna elettorale ma presente nell'agenda dei Democratici. Il modo con cui Obama affronterà la questione è ancora da stabilire, e il nome scelto per il Dipartimento all'Educazione fornisce alcuni indizi, tanto che l'editorialista del NYTimes David Brooks ha spiegato già la scorsa settimana in che modo un nome o un altro avrebbe cambiatol'approccio della nuova amministrazione.
Infatti è proprio all'interno del partito Democratico che si dibatte sulle soluzioni da applicare: da un lato i riformisti che sostengono un aumento degli stipendi per gli insegnanti meritevoli, finanziamenti mirati e scuole più inclusive, mentre i più conservatori, appoggiati dai sindacati della scuola, chiedono un aumento indiscriminato di fondi, classi più piccole e riforme superficiali.
Obama ha nel suo team rappresentanti di entrambe le fazioni, e in campagna elettorale non ha preso una posizione ferma, ora lodando un'iniziativa di stipendi commisurati al merito a Denver, ora appoggiandosi ai sindacati.
La posta in palio è alta, per la prima volta dono decenni ci sono le condizioni per una vera riforma del sistema scolastico americano, e questo sarà un settore su cui Obama si giocherà una buona parte delle sue chance in politica interna.
La lista di candidati comprendeva oltre a Duncan, Joel Klein, capo del Dipartimento all'Educazione di New York e capofila dei riformisti, non a caso osteggiato dai sindacati e Linda Darling-Hammond, docente a Stanford e di tendenze più conservatrici, consigliera del team di Obama.
Fonte: New York Times
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