Il Senatore della South Carolina Jim DeMint è stato il primo Repubblicano di alto profilo a criticare pubblicamente John McCain dopo la sconfitta elettorale, accusandolo di aver tradito i principi conservatori.
Il Senatore, parlando ad un convegno sul futuro del partito Repubblicano, ha spiegato in che modo, a suo avviso, il Gop abbia deviato dal suo "marchio di fabbrica", rappresentato dalla libertà, dai valori religiosi e da un governo "leggero".
"Dobbiamo essere onesti, le colpe sono di molte persone, e dobbiamo citare George W. Bush, dobbiamo citare Ted Stevens [il potente Senatore dell'Alaska accusato di corruzione durante la campagna elettorale], ma temo che dobbiamo citare anche John McCain."
De Mint ha elencato una serie di recriminazioni sul comportamento del candidato Repubblicano
"McCain ha proposto una riforma del finanziamento elettorale che ha indebolito le organizzazioni del partito e di fatto ha ceduto il comando a George Soros. La sua proposta di sanatoria per gli immigrati clandestini, il suo sostegno alla lotta al riscaldamento globale che aggraverebbe il nostro bilancio. E infine il sostegno al piano di salvataggio proprio prima delle elezioni è stato il chiodo sulla bara. E si è opposto alle trivellazioni nelle riserve naturali artiche, in un momento in cui l'energia è così importante. Non era il candidato giusto, ma era l'unico a disposizione".
DeMint, contraddicendo tutte le analisi politiche degli ultimi mesi, ha spiegato che se l'amministrazione Bush non avesse aumentato il peso degli interventi governativi in economia, gli elettori Repubblicani non avrebbero abbandonato il partito
"Gli americani preferiscono un governo conservatore tradizionale, e hanno capito che questa volta i Repubblicani non glielo avrebbero dato".
La difesa - non molto convinta, per la verità - è arrivata da parte del Senatore Shelby dell'Alabama, che ha detto "Penso che il mio amico Jim DeMint non debba lavare i panni sporchi in pubblico". Intanto, McCain conquista ufficialmente il Missouri al termine del riconteggio.
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