di Ben Smith (Politico)
L'argomento caldo di questa nuova fase della campagna elettorale potrebbe non essere l'età, il sesso o la razza, ma la carriera militare di McCain. La scorsa settimana lo staff di McCain ha replicato con durezza alle frasi di Wesley Clark, ex generale dell'esercito e sostenitore di Obama, il quale aveva affermato che il passato del Senatore come veterano e prigioniero di guerra non lo rendeva necessariamente qualificato per la presidenza. Obama si è scusato, definendo McCain "un vero eroe americano", ma gli attacchi continuano a circolare non solo da sinistra, ma anche tra i conservatori.
McCain è stato accusato di aver compiuto crimini di guerra bombardando civili, e un noto blog liberal lo ha accusato di tradimento per essere comparso in filmati di propaganda dei vietcong durante la prigionia ad Hanoi "Essere abbattuto, catturato e torturato e poi fare propaganda per il nemico non è esperienza di comando" ha scritto John Aravosis su Americablog.com.
McCain ha ribattuto ripetendo ciò che ha raccontato già varie volte, a partire dalla sua autobiografia "Faith of my fathers", ovvero la storia dettagliata della sua prigionia tra torture e umiliazioni nel cosiddetto "Hanoi Hilton". Dopo numerose torture, partecipò a filmini di propaganda "Ogni uomo ha un punto di rottura: lì raggiunsi il mio" ha scritto McCain nella sua biografia. E comunque in seguito rifiutò di incontrare una delegazione di attivisti no-war.
Obama non ha mai specificamente attaccato McCain sul tema, ma altri Democratici lo hanno fatto. Lo scorso aprile, il Senatore John Rockefeller IV ha duramente contestato l'operato del Repubblicano come pilota, e il giornalista Doug Valentine ha raccontato che McCain sarebbe arrivato a pensare al suicidio perchè si stentiva un "criminale di guerra".
Ma non sono solo i Democratici: McCain (come già John Kerry nel 2004) è nel mirino di diverse associazioni di veterani, e di parenti di prigionieri di guerra, perchè da Senatore si è sempre espresso contro l'ipotesi di inviare truppe per verificare la possibile presenza di prigionieri americani ancora vivi in Vietnam negli anni '90.
McCain e Kerry sono stati accusati da queste associazioni di essere ciarlatani, e in particolar modo il Repubblicano è stato definito "The Manchurian candidate", in riferimento all'omonimo film in cui si parla di un falso eroe di guerra.
Sul noto blog HuffingtonPost il giornalista Jeffrey Klein ha accusato McCain di tenere secretati alcuni particolari della sua carriera militare, che non metterebbero in buona luce le sue azioni.
Tra i sostenitori di Obama ci sono però molti dubbi sul fatto che questa linea di attacco possa rivelarsi fruttuosa. Facendo una ricerca nella community del sito web di Obama http://my.barackobama.com/, solo in due post McCain viene attaccato per la sua carriera militare.
Il noto linguista e politologo Noam Chomsky ha scritto che gli americani dovrebbero chiedersi se le torture subite da McCain in una guerra ingiusta siano un argomento rilevante in campagna elettorale.
Aravosis non si è scusato per le sue critiche e ha ricordato che non sono una novità "McCain si candida alla Presidenza degli Usa, non al consiglio scolastico. Dovrebbe smetterla di fare l'offeso e cominciare invece a rispondere a legittime domande. I Repubblicani presero in giro John Kerry per le ferite subite in Vietnam. Qui invece nessuno sta prendendo in giro McCain, gli stiamo solo rivolgendo delle domande".
E Tom Hayden, collega di McCain al senato ed ex attivista no-war, arriva a spingersi più in là
"Stimo McCain, ma dal mio punto di vista il fatto che abbia bombardato qualcosa come 25 volte il Vietnam, probabilmente uccidendo dei civili, va considerato assieme al fatto che è stato catturato e torturato".
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