Dopo la vittoriosa cavalcata delle primarie le critiche si erano placate, ma pochi giorni fa Jackson, parlando con alcuni amici e non accorgendosi che nelle vicinanze c'era una troupe giornalistica con dei microfoni accesi, si è lasciato andare a considerazioni molto dure nei confronti di Obama. Tra le altre cose lo ha accusato di "parlare con condiscendenza e superiorità" ai neri, aggiungendo anche "vorrei tagliargli le palle". La frase è andata è stata catturata per errore dai microfoni di Fox News, rimasti accesi dopo un'intervista, ed è andata in onda in diretta.
Negli ultimi due giorni Jackson è apparso praticamente in tutte le trasmissioni giornalistiche dei grandi networl per scusarsi pubblicamente e affermare che le sue critiche erano riferite solo ad un recente discorso di Obama, rinnovandogli il suo appoggio. Jackson si è scusato per aver espresso su di lui commenti molto "volgari". "Mi scuso per qualsiasi danno o disagio possa essere stato provocato da questa mia conversazione privata. Il mio sostegno alla campagna del senatore Obama è sempre profondo, completo ed inequivocabile", ha detto Jesse Jackson alla Cnn, durante la conferenza stampa appositamente convocata.
Jesse Jackson Jr., figlio del revedendo e suo erede nella lotta per i diritti civili, ha decisamente preso le distanze dall'illustre genitore "Amo mio padre, ma rifiuto decisamente queste frasi. Mi sento offeso e deluso per queste discutibili dichiarazioni. I suoi insulti al candidato Democratico - che spero sarà il nostro prossimo Presidente - contraddicono la sua coraggiosa carriera".
Il portavoce di Obama, Bill Burton, ha fatto sapere che "senza alcun dubbio Barack Obama accetta le scuse del Reverendo Jackson".
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