Nella migliore tradizione Repubblicana, l'ala dei conservatori si prepara a dare battaglia agli alleati di John McCain alla convention del Gop a settembre. Scopo dei conservatori è far recedere il candidato dalle sue posizioni sul riscaldamento globale, ricerca sulle cellule staminali e finanziamento ai partiti, ovvero i punti su cui McCain è maggiormente distante dalle posizioni ufficiali del partito.
Nell'ultimo anno McCain si è adoperato con tutti i suoi mezzi per cercare di colmare il divario tra le varie anime del partito, proponendosi come il candidato di tutti, ma non è riuscito a convincere a fondo i conservatori. McCain non ha ancora anticipato su quali punti concreti sarà disposto a venire a patti con l'ala conservatrice, e c'è chi teme che possa sottoscrivere alla convention una piattaforma (il manifesto comune di partito e candidato) allineata alle politiche di Bush. Paradossalmente questa ipotesi spaventa più i conservatori che i sostenitori di McCain, perchè una concessione così ampia non potrebbe mai essere rispettata "Sappiamo bene che McCain ha posizioni diverse su questi argomenti" spiega Jessica Echard, direttore dell'Eagle Forum, un gruppo di interesse conservatore "perciò vogliamo sapere in concreto come vorrà affrontare questo problema".
Uno scontro sulla piattaforma potrebbe essere una macchia sulla convention Repubblicana, una delle poche occasioni in cui il Gop potrà competere con la macchina mediatica messa in piedi da Obama. Ma la battaglia sembra inevitabile. Su 100 pagine della attuale piattaforma del Gop, Bush è citato in 9 pagine. Per molti è troppo poco, per altri è troppo, visto che Bush ha degli indici di gradimento negativi quasi quanto quelli di Nixon. La possibilità di una totale riscrittura della piattaforma è vista come uno scenario da incubo.
Ken Blackwell, del Family research Council, prevede che McCain e i conservatori si comporteranno ragionevolmente adoperandosi per il bene comune del partito, ma intanto gli attivisti come la Echard hanno annunciato che saranno a Minneapolis-St. Paul con due settimane di anticipo rispetto alla convention per assicurarsi che la piattaforma rispecchi i principi conservatori.
Uno dei possibili punti di scontro è l'immigrazione. McCain, come già Bush, vorrebbe un permesso temporaneo per tutti gli immigrati irregolari che hanno un lavoro, ma i conservatori vedono questo provvedimento come un'amnistia mascherata.
Un altro punto è l'ambiente. Attualmente la piattaforma dedica solo uno striminzito paragrafo al riscaldamento globale, in contrasto con l'impegno di McCain, che ha fatto dell'argomento uno dei suoi cavalli di battaglia. McCain vuole porre un limite alle emissioni di gas serra e vuole un nuovo protocollo che sia firmato da USA, Cina e India, provvedimenti contrastati dai conservatori, che sperano che McCain nella piattaforma si concentri soprattutto sull'energia nucleare e sulla ricerca di petrolio lontano dalle coste. In ogni caso, la piattaforma andrà riscritta su questi punti.
I conservatori intendono dare battaglia anche sull'aborto, nonostante McCain sia anti-abortista. Le passate posizioni del Repubblicano - più averte verso la libertà di scelta - portano la Echard a dire che i conservatori chiederanno a McCain di impegnarsi solennemente a non cambiare neanche un comma nella sua piattaforma sull'aborto.
Inoltre McCain dissente dagli anti-abortisti sul tema della ricerca sulle cellule staminali, che lui approva. L'attuale piattaforma è allineata sulle posizioni di Bush (permettere una limitata gamma di ricerche senza fondi statali), mentre McCain vorrebbe permettere una ricerca completa.
Anche sulla guerra in Iraq, un punto che teoricamente non dovrebbe creare problemi, i conservatori potrebbero dare battaglia. McCain ha chiarito di voler adoperare una nuova strategia, ma i conservatori sono pronti a contrastarlo - se dovesse allontanarsi dalle posizioni di Bush - come rappresaglia per le mancate concessioni sugli altri temi.
Fonte: Washington Post
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