mercoledì 3 dicembre 2008

Che fine ha fatto Joe Biden?

Dopo quasi un mese di transizione, dell Vice presidente eletto si parla meno che del cucciolo che gli Obama porteranno alla Casa Bianca.
Joe Biden non ha parlato in pubblico dal giorno dell'elezione, e si è visto al fianco di Obama solo quando il Presidente eletto ha tenuto delle conferenze stampa per aggiornare sull'economia e sulle nomine del suo governo.
Salta all'occhio come Obama in questo periodo stia continuando ad appoggiarsi alla sua cerchia di fedelissimi, a partire da Rahm Emanuel e David Axelrod, che partecipano regolarmente ai talk show della domenica, in cui Biden era di casa fino a poco tempo fa.
"Penso che il Presidente eletto debba ancora conoscere bene il suo vice e capirne i punti di forza. Quando succederà, farà riferimento su di lui sempre più frequentemente" assicura il Governatore della Pennsylvania Ed Rendell, amico di Biden da 30 anni "Per il momento è come se fossimo ancora in campagna elettorale, ed è facile fare affidamento su chi è con te dall'inizio".
Nonostante i continui attestati di stima verso Biden, Obama ha sempre tenuto sotto stretta sorveglianza la campagna del suo vice, pur non riuscendo ad evitare alcune delle sue famose gaffe.
E da quando è iniziata a diffondersi la voce della nomina di Hillary Clinton a Segretario di Stato, la domanda circola insistentemente: che cosa farà Joe Biden? La politica estera doveva essere il suo territorio.
L'editorialista del Washington Post David Ignatius ha scritto "Dov'è Biden in questi giorni? Lo tengono in una scatola? Non può essere felice all'idea che Hillary Clinton diventi la zarina della politica estera. L'esperienza di Biden in politica estera non è stata forse il motivo per cui è stato scelto?".
Le persone vicine a Biden dicono che il suo ruolo sarà quello di consigliere, e quindi lontano dai riflettori, ma il Vice presidente ha comunque partecipato a tutte le riunioni chiave del team di transizione e si sente giornalmente con Obama.
Ma alla stampa questo non basta, e c'è chi ha avanzato il dubbio che la festa a sorpresa organizzata da Obama per il 66° compleanno di Biden sia stata una messa in scena organizzata per rassicurare l'opinione pubblica sul feeling che c'è tra i due.

Per quanto riguarda il suo ruolo nell'amministrazione - visto che il Vice presidente per la Costituzione non ne ha uno proprio ma è il Presidente ad affidargli incarichi specifici - Biden potrebbe diventare il collegamento tra la Casa Bianca e il Congresso per decidere l'agenda legislativa. Obama potrebbe anche usarlo per coordinare la politica estera con la sicurezza interna, e potrebbe essere coinvolto anche sui temi legali, avendo presieduto la Commissione Giustizia del Senato.
Quel che è certo è che il ruolo del Vice presidente nella nuova amministrazione subirà un ridimensionamento rispetto agli ultimi otto anni, quando Dick Cheney ha allargato il proprio ruolo a dismisura ed è stato definito il Vice presidente più potente della storia americana.
E lo stesso Biden ha definito Cheney "il più pericoloso Vice presidente che abbiamo mai avuto", e in un'altra cocasione ha citato l'articolo I della Costituzione ricordando che il Vice presidente non ha autorità legislativa se non quella di votare al Senato in caso di parità: questo potrebbe essere un indizio sul tipo di ruolo che il Democratico rivestirà: "Il ruolo primario del Vice presidente è quello di supportare il Presidente, dargli i suoi consigli quando richiesti, e presiedere il Senato solo quando c'è un voto in parità" ha detto Biden "La Costituzione è chiara".

Fonte: Politico

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