venerdì 2 gennaio 2009

Blagojevich nomina il nuovo Senatore

L'aveva promesso (minacciato?) e l'ha fatto. Il Governatore dell'Illinois Rod Blagojevich, anche se sotto inchiesta e in libertà su cauzione ha nominato il nuovo Senatore dell'Illinois che andrà ad occupare il seggio lasciato vacante da Obama. Blagojevich è sotto inchiesta, tra le altre cose, proprio per aver messo all'asta il seggio cercando di ottenere in cambio della nomina un posto di governo o benefici economici.
Il nuovo Senatore è il 71enne afroamericano Roland Burris, Procuratore Generale dell'Illinois dal 1991 al 1995 (e lasciò in seguito ad un clamoroso caso di errore giudiziario in un processo per omicidio).
La mosse di Blagojevich presenta per i Democratici e per il Senato in generale un problema di difficile soluzione. Blagojevich è tuttora formalmente il Governatore dell'Illinois, visto che non ha presentato le dimissioni e la procedura di impeachment è ancora alle fasi iniziali, pertanto sarebbe legittimato a nominare il Senatore. Di fatto però un Governatore arrestato e inquisito - tantopiù per aver cercato di "vendere" un seggio - non ha l'autorità morale di nominare un Senatore degli Stati Uniti, e per questo motivo il Senato, alla prima seduta utile, potrebbe votare una mozione che rifiuti la nomina di Burris. Infatti il leader della maggioranza Democratica al Senato, Harry Reid, si è già appellato all'articolo I della Costituzione che stabilisce che "Ogni Camera sarà giudice dell'elezione, della nomina e delle qualifiche di ogni suo membro". La questione a quel punto potrebbe passare alla Corte Suprema. Il precedente del 1969 su cui la Corte Suprema potrebbe basarsi non è però favorevole ai Democratici decretando che il Senato non potrà bloccare la nomina, perchè Burris possiede i requisiti per poter ottenere il seggio.

A quanto pare Burris non è stato il primo a cui il Governatore ha offerto il seggio dopo l'inizio dell'inchiesta. Il deputato Danny Davis, un altro afroamericano, ha raccontato di aver rifiutato l'offerta, arrivatagli tramite un avvocato.
Burris invece non ha avuto dubbi, e ha già dichiarato di volersi appellare al tribunale per costringere il Segretario di Stato dell'Illinois Jesse White a controfirmare la nomina (senza questa certificazione la nomina non è valida), mentre i suoi collaboratori e portavoce si riferiscono già a lui come "Senatore". La scelta di White di non controfirmare la nomina è solo il primo atto di un pesante conflitto di poteri nel governo dell'Illinois, con il vice Governatore Pat Quinn che ha aperto una guerra contro Blagojevich, preparandosi a prenderne il posto e a invalidarne gli atti ufficiali.
Burris, che si era auto proposto per il seggio all'indomani dell'arresto del Governatore, ha detto di non volersi candidare per la rielezione nel 2010, presentandosi quindi come un candidato di transizione.

Fonti: Wall Street Journal, AP

mercoledì 31 dicembre 2008

La nuova amministrazione

Presidente degli Stati Uniti: Barack Obama

Vice Presidente degli Stati Uniti: Joe Biden

Segretario di Stato: Hillary Clinton

Capo dello Staff: Rahm Emanuel

Segretario al Tesoro: Timothy Geitner

Segretario all'Educazione: Arne Duncan

Segretario alla Salute: Tom Daschle

Segretario al Commercio: Bill Richardson

Segretario alla Sicurezza Interna: Janet Napolitano

Procuratore Generale: Eric Holder

Segretario all'Energia: Steven Chu

Segretario alla Difesa: Robert Gates (Repubblicano, confermato)

Segretario agli Interni: Ken Salazar (Senatore ed ex Procuratore Generale del Colorado)

Segretario ai Trasporti: Ray LaHood (Repubblicano, deputato dell'Illinois)

Segretario all'Agricoltura: Tom Vilsack (Ex Governatore dell'Iowa e candidato alle primarie Democratiche di quest'anno)

Segretario allo Sviluppo Urbano: Shaun Donovan (Commissario per l'edilizia a New York)

Segretario per i Veterani: Generale Eric Shinseki (Ex capo dello staff dell'esercito)

Segretario al Lavoro: Hilda Solis (Latinoamericana, deputato della California e sindacalista)