sabato 12 luglio 2008

Wesley Clark esce dalla lista di Obama

di David Paul Kuhn (Politico)

A più di una settimana dalla controversa apparizione nella trasmissione "Face the Nation", l'ex generale Wesley Clark si è preso una pausa dalla campagna elettorale, e in molti pensano che sia il segno che Clark è uscito dalla lista di possibili vice di Barack Obama.
Nella trasmissione della CBS News, Clark aveva dichiarato che l'esperienza militare di John McCain - e i suoi anni da prigioniero di guerra - non lo rendeva necessariamente qualificato per fare il Presidente. A seguito di questo, un noto blog liberal ha lanciato una durissima campagna contro il Repubblicano, con lo slogan "A parte essere torturato, cosa ha fatto McCain per eccellere come militare?".
"In una scala da 1 a 10, le parole di Clark sono state un 10 in termini di danno per Obama" ha detto un esperto insider Democratico rimasto anonimo.
Inizialmente Clark ha difeso le sue frasi, aggiungendo che "E' evidente che McCain è ancora da testare sugli argomenti di sicurezza nazionale".
Ma adesso l'ex comandante della NATO e candidato alle primarie del 2004 ha deciso di mettersi alle spalle le polemiche, annunciando una pausa dalla campagna elettorale per dedicarsi ai suoi affari personali.
Il suo portavoce ha anche detto che l'impegno di Clark per Obama non voleva dire che l'ex generale stesse cercando un posto nella prossima amministrazione.
Lo staff di McCain ha cercato di coinvolgere Obama nella polemica, invitandolo a prendere le distanze da Clark e "lasciarlo a casa". Obama non si è spinto così in là, limitandosi a dire "ovviamente le frasi di Clark non rispecchiano in nessun modo il mio pensiero". Successivamente ha definito "sprovvedute" le parole di Clark. Obama ha fatto capire di non volersi spingere più in là per non indispettire l'ala sinistra del partito che supporta Clark, e che ha lanciato una campagna di stampa affinchè le parole dell'ex militare non vengano distorte.

Le impressionanti credenziali di Wesley Clark in sicurezza nazionale e politica estera lo rendono (rendevano?) uno dei candidati più adatti per affiancare Obama. Ted Devine, stratega di Kerry nel 2004, dice che Obama ha bisogno dell'appoggio di persone come Clark, e sminuisce l'impatto delle parole del generale "va considerato il contesto in cui sono state dette". Una posizione condivisa dal partito.
Queste le parole testuali "Per me McCain è un eroe" ha detto alla CBS "ma devo dire che non ha nessuna esperienza esecutiva. La squadra aerea che comandava in Vietnam, non era uno squadrone di guerra. Non ha ordinato di sganciare bombe. Non ha partecipato a riunioni con i diplomatici" Il conduttore Bob Schieffer ha ribattuto "Ma neanche Barack Obama ha mai avuto simili esperienze". La risposta di Clark: "Beh, non credo che guidare un aereo in guerra ed essere abbattuto ti renda qualificato per fare il Presidente".

Devine, che 4 anni fa si trovava dall'altra parte della barricata dovendo difendere Kerry dagli attacchi del gruppo "Veterans for Truth", nega ogni somiglianza tra i due casi, perchè "le frasi di Clark non fanno parte di un'offensiva organizzata come quella ai danni di John Kerry".

© 2008 Capitol News Company LLC

5 commenti:

Anonimo ha detto...

la legge USA mette dei limiti alla scelta del Vice-Presidente? Posso farlo io che sono italiano; e non capisco niente di politica?

G. ha detto...

I requisiti sono gli stessi richiesti per il Presidente: almeno 35 anni, cittadino Usa nato negli Usa e che abbia vissuto negli Usa per almeno 14 anni

Anonimo ha detto...

E' scoraggiante constatare che ancora oggi l'opinione pubblica degli States continui ad essere così sensibile e facilmente manipolabile da questione così irrilevanti.
Sarà per questo che quasi tutti gli ultimi sondaggi fatti a livello nazionale hanno dimezzato il vantaggio di cui godeva Obama su McCain fino a qualche settimana fa ?
Possibile che il giudizio degli statunitensi sia così "direzionabile" ?

Democratico

Anonimo ha detto...

grazie, G.
Allora lascio il (vice)posto ad altri :-p

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie