venerdì 24 ottobre 2008

Gli scheletri nell'armadio: William Ayers

In un movimentato incontro di militanti contro la guerra in Vietnam, nel 1969, il 25enne Bill Ayers fondò il gruppo radicale Weathermen, o Weather Underground, che di lì a poco rivendicò una serie di attentati dinamitardi contro sedi istituzionali come il Campidoglio e il Pentagono. Ayers e sua moglie furono processati per istigazione alla rivolta e cospirazione contro il governo, ma le accuse caddero nel 1974 per vizi procedurali.
Seguirono anni di latitanza, coperta molto probabilmente dal padre di Ayers, influente dirigente del Commonwealth Edison, la compagnia energetica locale.
26 anni dopo, nel 1995, Barack Obama conobbe Ayers, diventato un insegnante, ad un meeting sulla riforma del sistema scolastico di Chicago. Da allora le loro strade si sono incontrate di nuovo in poche occasioni: in un incontro organizzato da Ayers per sostenere la prima candidatura di Obama al Senato dell'Illinois, nelle riunioni sulla scuola e in un'associazione benefica in cui entrambi erano coinvolti.
Obama ha spiegato di aver incontrato Ayers perchè "vive nel mio quartiere" e "ha lavorato su questioni di cui anch'io mi sono occupato". Per questo motivo è stato accusato dai Repubblicani di aver minimizzato il suo rapporto con Ayers e di non aver condannato il passato da terrorista dell'uomo.

Il New York Times ha intervistato decine di persone che hanno conosciuto sia Obama che Ayers, e ha condotto un'inchiesta sui progetti a cui entrambi hanno lavorato, concludendo che in effetti Obama ha cercato di sminuire la sua frequentazione con Ayers, ma è corretto dire che i due non sono mai stati amici e non si sono mai frequentati regolarmente, nè tantomeno Obama ha mai dimostrato simpatia per il passato dell'ex terrorista.
Anche se nel resto degli Usa Ayers è ancora considerato un criminale - che oltretutto non ha mai manifestato espressamente pentimento per gli attentati compiuti - a Chicago è stato ampiamente riabilitato. Nel 1987 ha conseguito un dottorato in educazione alla Columbia, dopodichè è diventato docente nell'Università dell'Illinois, autore e curatore di 15 libri e promotore di una riforma scolastica. Il sindaco di Chicago Richard Daley ha recentemente affermato in un'intervista di aver chiesto spesso le consulenze di Ayers sulle questioni scolastiche. Questa opinione non è tuttavia unanime, in quanto il cronista Steve Chapman del Chicago Tribune - che pure ha difeso Obama per i suoi rapporti con il Reverendo Wright - ha denunciato pubblicamente l'Università dell'Illinois affermando che non avrebbe mai dovuto assumere Ayers.
Dopo il primo incontro nel 1995, ce ne fu un altro a distanza di pochi mesi proprio a casa di Ayers, dove la Senatrice dell'Illinois presentò Obama a un gruppo di Democratici lanciando la sua carriera politica. Nel 1997, Obama venne eletto al Senato dell'Illinois e, in un'intervista, elogiò un libro di Ayers sulla pedagogia. Nel 2001 Ayers donò 200 $ per la campagna di rielezione di Obama. Dal 2000 al 2002 i due hanno fatto parte nello stesso periodo del consiglio del Woods Fund, un'associazione benefica di Chicago in cui Obama aveva iniziato a lavorare come organizzatore di comunità negli anni '80. Dal 2002 non ci sono tracce di frequentazioni tra i due.
Il 10 settembre del 2001, in un'intervista al NYTimes, Ayers disse di "non essere pentito degli attentati, ma solo di non aver fatto di più". Più tardi, all'indomani degli attentati dell'11 settembre, Ayers rettificò dicendo che la sua frase non era riferita agli attentati ma all'impegno pacifista.

Fonte: New York Times

2 commenti:

Anonimo ha detto...

A parte gli scheletri nell'armadio, è l'economia che sposta voti.

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Mondo/2008/elezioni-Usa/cronaca/obama-rischi-pensione.shtml?uuid=9cf66170-a197-11dd-b07c-86dfaf0e224e&DocRulesView=Libero

A questo punto anche un attacco terroristico potrebbe avere meno impatto.

Sono gli anziani ora a voler votare Obama.

Marco

Anonimo ha detto...

Dopo tutto gli americani si sono resi conto che un certo tipo di politica li ha portati alla situazione odierna: due guerre aperte (inutile chiamarle missioni di pace se si continua a bombardare a caccia di talebani e/o presunti terroristi) e la più grave crisi economica da 80 anni a questa parte. Otto anni fa gli Stati Uniti avevano un'economia ben più solida, i loro bond non erano per 2/3 in mano ad un paese tendenzialmente ostile come la Cina e la situazione internazionale non era certo così delicata, nonostante gli errori di politica estera, anche gravi, commessi da parte di Bill Clinton. Per una volta sono certo che in america gli elettori non si tureranno il naso, nonostante i numerosi difetti dei democratici, e se andranno a votare (cosa da non sottovalutare) e non ci saranno irregolarità, è probabile che tra un mese avranno un presidente magro, di colore e dal nome "strano".

Guido, quanto pensi che avrebbe pesato sulla campagna repubblicana la scelta di Petraeus al posto della Palin? Avrebbe cambiato qualcosa, o con la crisi finanziaria in corso la politica estera sarebbe finita comunque in secondo piano?

m.