sabato 18 ottobre 2008

Obama e McCain alla Alfred Smith Memorial Dinner

A sole 24 dall'aspro confronto televisivo, i due candidati presidenziali sono tornati a farsi vedere insieme in una circostanza del tutto diversa e dai toni decisamente più rilassati, la cena annuale in memoria di Alfred E. Smith, per quattro mandati Governatore di New York e primo cattolico candidato alla Casa Bianca, sconfitto nel 1928 da Herbert Hoover.
La cena è stata occasione di scherzi e battute tra i due candidati, che hanno coinvolto anche altri protagonisti, come i Clinton, Bllomberg e Giuliani.
Ad aprire la cena è stato Alfred E. Smith IV, pronipote del Governatore, che ha ironizzato sui due candidati "Il mio bisnonno avrebbe adorato queste elezioni. Chiunque vincerà, sarà un fatto storico. Se vincerà il Senatore Obama, per la prima volta avremo un vicepresidente del Delaware. Se vincerà il Senatore McCain, sarà fatta la storia per quanto riguarda una donna: il primo Presidente ad avere una madre di 96 anni. Il Senatore McCain è famoso per saper identificare le minacce prima che si materializzino. Prima di cena ha detto che in nessun caso autorizzerà l'acquisto di testate nucleari da parte del New York Times. Obama ha detto che vuole parlare faccia a faccia con i despoti. Penso che lo abbia già dimostrato facendo un'intervista con Bill O'Reilly".

E' poi stata la volta di McCain: ecco il video

ed ecco alcune delle migliori battute del suo discorso
"Voglio approfittare di questa occasione per fare un importante annuncio: sì, è vero, questa mattina ho licenziato tutto il mio staff di consiglieri. Le loro posizioni ora sono occupate da un uomo chiamato Joe l'idraulico. Ci si chiede perchè Joe l'idraulico debba essere preoccupato dagli aumenti delle tasse proposti da Obama per i più abbienti. Quello che molti non sanno, è che Joe l'idraulico ha firmato un accordo molto lucrativo con una coppia benestante per occuparsi dei lavori in tutte e sette le loro case [riferimento al numero di immobili posseduti dai McCain]"
"Essendo un collega e un amico di Barack, l'ho chiamato 'quello lì', ma lui non se l'è presa. Infatti anche lui ha un soprannome per me: 'George Bush'"
"Anche in questa sala piena di Democratici, continuo ad avere la sensazione che molti di voi siano dalla mia parte. Ehi, Hillary Clinton, sono felice di vederti qui stasera. Ma dov'è Bill? Mi meraviglia che non sia qui a proseguire il suo instancabile impegno a favore di chi ha sconfitto sua moglie. Anche se ha un approccio un po' strano: quando gli hanno chiesto se il Senatore Obama è qualificato per fare il Presidente, lui ha risposto 'certo, ha più di 35 anni ed è cittadino degli Stati Uniti'."
"So bene che di questa campagna si stanno occupando anche gruppi imparziali e onesti. Come la ACORN. Nel caso non lo sapeste, la ACORN ha permesso che fossero registrati tra gli elettori Democratici molti di coloro che in precedenza erano esclusi dalle liste: bambini delle elementari, morti, e in Florida anche un certo Mickey Mouse. Ma sono abbastanza sicuro che lui sia Repubblicano".

Poi è salito sul palco Obama

ecco alcune delle sue migliori battute:
"Porto i saluti del Senatore Joe Biden, o come ha deciso di farsi chiamare, Joe il Senatore"
"Qui mi sento a casa, perchè spesso mi hanno detto che ho le posizioni politiche di Alfred E. Smith e le orecchie di Alfred E. Neuman. Anche se questo non è proprio il mio luogo ideale: in origine mi avevano detto che avremmo dovuto spostarci allo Yankee Stadium. E qualcuno potrebbe dirmi che fine hanno fatto le colonne greche che avevo chiesto? Ma comunque amo il Waldorf Astoria. Mi hanno detto che dall'ingresso si può vedere fino alla sala da tè russa"
"E' un onore essere qui con Al Smith. Ovviamente non ho mai conosciuto il tuo bisnonno, ma da quello che mi ha raccontato il Senatore McCain..."
"Saluto il sindaco Bloomberg, che ha recentemente annunciato di voler cambiare la legge per potersi candidare per un terzo mandato. Al che Bill Clinton ha detto 'si può fare?'"
"E' un tributo alla democrazia americana aver deciso di sederci qui allo stesso tavolo senza precondizioni"
"Di recente, uno dei consiglieri di McCain ha detto che se si parla di economia McCain perderà. Quindi ora vorrei parlare un po' di economia. So che è un po' strano essere qui in smoking e cravatta bianca in questi tempi difficili, ma ho fatto un grosso affare, li ho presi in affitto dal Dipartimento del Tesoro a un prezzo d'occasione. Ma sono tempi così duri che adesso il sindaco Bloomberg deve prendere la metropolitana. Ma con la crisi che ha colpito il mercato delle case, dobbiamo riconoscere che questa crisi è otto volte più dura per John McCain".
"McCain ha chiesto spesso in queste ultime settimane 'chi è Barack Obama?'. Devo ammettere che la domanda mi ha sorpreso, la risposta è proprio lì, sulla mia pagina di Facebook. Ma è giusto che gli americani sappiano tutto di me: io sono nato su Krypton, sono stato mandato qui da mio padre Jor-El per salvare la Terra. Molti di voi sanno che ho ereditato il mio nome Barack da mio padre, ma quello che molti di voi non sanno è che Barack è swahili e significa 'quello lì'. E ho avuto il mio secondo nome [Hussein] da qualcuno che evidentemente non pensava che mi sarei mai candidato alla presidenza. La mia più grande forza è l'umiltà, il mio più grande difetto è che sono troppo fantastico. Una cosa che non ho mai fatto: non ho mai messo del rossetto su un maiale, o su un pitbull, o su me stesso. Rudy Giuliani, questo è per te. Ma in tutta sincerità ci sono altre cose che non sapete di me: ad esempio il mio secondo nome è Steve, sono Barack Steve Obama.
Devo essere onesto, a un certo punto della mia vita ho frequentato persone equivoche, non pentite, è vero, sono membro del Senato degli Usa."
"In un comizio, qualcuno tra la folla ha iniziato a gridare 'Nobama', dicendo che c'erano persone molto più qualificate per fare il Presidente. Avrei preferito che Joe Biden non lo avesse fatto".

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