lunedì 22 dicembre 2008

Caso Blagojevich, la posizione di Emanuel

Il capo dello staff designato da Obama, Rahm Emanuel, avrebbe un ruolo maggiore di quello che finora si pensava nell'affare Blagojevich, secondo una fonte anonima riportata dal Chicago Sun-Times. Emanuel avrebbe infatti parlato direttamente con il Governatore del seggio senatoriale che Blagojevich è accusato di aver "messo all'asta".
Finora si era parlato di contatti tra i due staff ma non di colloqui diretti con il Governatore, anche se non sembra ci siano estremi per novità dal punto di vista penale, casomai da quello di responsabilità politica. Subito dopo le elezioni Emanuel avrebbe parlato con Blagojevich riferendogli la preferenza di Obama verso Valerie Jarrett come nuovo Senatore dell'Illinois (la Jarrett è stata poi nominata responsabile delle Relazioni Pubbliche alla Casa Bianca da Obama), ma non è chiaro se si sia spinto anche a trattare con il Governatore o se abbia solo riferito la preferenza.
Il portavoce di Obama ha negato questo colloquio diretto, ammettendo che Emanuel ha parlato con Blagojevich ma non a proposito del seggio vacante. In ogni caso, se i due hanno parlato, almeno alcune di queste conversazioni sono state intercettate dall'FBI ed eventualmente entreranno a far parte delle prove processuali.
Intanto Obama e il suo team hanno preparato un memoriale che raccoglie tutti i contatti avuti con Blagojevich, da consegnare agli inquirenti. Già la scorsa settimana Obama, durante la conferenza stampa indetta per presentare le sue ultime nomine, aveva riassunto il contenuto del memoriale annunciando una sua imminente conclusione. Questa è slittata di una settimana su richiesta proprio degli inquirenti. Il Procuratore Patrick Fitzgerald ha infatti dichiarato "Dopo che il Presidente eletto ha annunciato un'investigazione interna al suo team, l'ufficio del Procuratore ha chiesto un breve rinvio della pubblicazione del rapporto in modo tale da poter concludere i nostri interrogatori". In realtù Fitzgerald avrebbe anche chiesto a Obama di mantenere il silenzio stampa sulla vicenda, in modo da non condizionare le investigazioni, sebbene molti esperti legali sostengano che il Procuratore non ha autorità per una simile richiesta.
Obama ha incaricato il noto avvocato Greg Craig, già nominato consigliere legale della Casa Bianca, di tenere i rapporti con la Procura. Craig è stato anche il difensore di Bill Clinton durante il processo per il SexGate e il tentativo di impeachment.

1 commento:

Anonimo ha detto...

anche in Italia stiamo sentendo parlare di trasparenza.
Ed anche in Italia scopriamo, ancora una volta, che i politici ed i sindacalisti non riescono a tenere veramente sotto controllo le proprie segreterie, ma si fidano (un po' troppo) di chi vi è.

Daniele