mercoledì 7 gennaio 2009

Rivoluzione ai vertici della CIA

Obama annuncia la prima vera sorpresa della sua amministrazione. Dopo le nomine tutto sommato senza scossono nel suo Gabinetto, il nuovo Presidente ha profondamente scosso i palazzi del potere di Washington annunciando il nome del nuovo capo della CIA. Si tratta di Leon Panetta, italoamericano, 70 anni, il più noto ed apprezzato dei quattro capi dello staff alternatisi alla Casa Bianca sotto la presidenza di Bill Clinton.
Panetta è un apprezzato politico, con esperienza nel settore economico e ben note capacità di manager, ma non ha mai avuto nulla a che fare con l'Intelligence. In questo modo Obama ha voluto tagliare completamente i ponti con il passato più o meno recente, lasciando intendere di voler procedere a quella radicale riforma dei servizi segreti che gli ultimi due Presidenti non sono riusciti a portare avanti.
E' insolito che la guida della CIA vada ad un uomo totalmenteestraneo all'agenzia, uno dei più noti è stato George H. Bush, che viene ricordato come uno dei migliori direttori che la CIA abbia mai avuto.
Obama aveva annunciato di non essere intenzionato a dare l'incarico a chiunque fosse in qualche modo compromesso con le polemiche degli ultimi otto anni riguardanti l'intelligence, Guantanamo e i metodi di interrogatorio simili alla tortura, e questo ha portato ad escludere praticamente tutti i nomi interni all'agenzia. La scelta di Panetta fa pensare che al Direttore verrà affidato anche l'incarico di razionalizzare i vari settori della CIA, tradizionalmente compromessi da conflitti di attribuzione.
L'amministrazione Clinton, come raccontato nelle biografie di praticamente tutti gli alti funzionari che ne hanno fatto parte, si trovò ripetutamente a scontrarsi con i vertici della CIA, che si opposero a numerose iniziative presidenziali. Questa contrapposizione impedì a Clinton di poter procedere ad una riforma dell'agenzia, che avrebbe portato a quel punto a numerose rese dei conti. Quella esperienza deve essere sembrata importante a Obama nella scelta di Panetta.
Il nuovo capo della Intelligence nazionale sarà invece l'ammiraglio in pensione Dennis Blair, già capo delle forze navali nel Pacifico ed esperto di politica orientale.
La scelta di Panetta è stata accolta negativamente dalla CIA e dal Congresso. Dianne Feinstein, Senatrice Democratica presidente della Commissione per l'Intelligence, ha criticato la scelta rimarcando che la direzione della CIA avrebbe dovuto essere assegnata ad una persona interna all'agenzia.
Commenti positivi sono invece arrivati da Robert Baer, ex "super" agente segreto della CIA divenuto autore di bestseller come "La disfatta della CIA", in cui accusa la sua ex agenzia di essere responsabile della mancata prevenzione degli attentati dell'11 settembre "Leon Panetta può non avere esperienza nell'intelligence, ma la sua nomina dimostra che Obama capisce i problemi della CIA" ha scritto in un editoriale su TIME magazine.

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