lunedì 21 luglio 2008

Il tour estero di Obama: Afghanistan

Sabato Barack Obama è atterrato in Afghanistan, dopo un breve stop in Kuwait, per la prima tappa del suo primo tour estero, che si inquadra nel tentativo del Democratico di accreditarsi in politica estera, campo in cui tutti i sondaggi lo danno nettamente indietro rispetto a John McCain.
Nel primo stop, Obama ha incontrato i soldati americani e i comandanti sul campo, ma non ha rilasciato dichiarazioni. Scegliendo l’Afghanistan come prima tappa del suo tour, Obama vuole ribadire che a suo avviso è quello il fronte centrale della lotta al terrorismo, e non l’Iraq.
McCain, allarmato dalla copertura mediatica che potrà avere questo viaggio, ha alzato il tiro accusando Obama di aver sempre sostenuto posizioni sbagliate in politica estera, e ha anche annunciato in anticipo il programma del viaggio del Democratico – che era stato tenuto segreto per motivi di sicurezza – sperando probabilmente di costringerlo ad un cambiamento dell’ultimo minuto, cosa che non è avvenuta.

Domenica 20, Obama si è incontrato con il presidente afghano Hamid Karzai – che in passato il Democratico aveva accusato di non essersi impegnato abbastanza per la ricostruzione. Il colloquio è stato breve e riservato.
In precedenza, e prima di lasciare il paese asiatico, il Senatore aveva pranzato assieme ai soldati del contingente americano, commentando “Questa è la cosa che preferisco fare”. Obama ha tenuto un breve discorso ai militari, incoraggiandoli ad andare avanti e ricordando loro quanto l’America ne sia orgogliosa. Il sergente Anthony Lewis del Texas, a cui è capitato di sedere accanto ad Obama durante il pranzo, ha riferito alla CNN di essere stato colpito positivamente dal Senatore sia per la sua conoscenza della situazione che per la sua familiarità “Ha cambiato il suo programma per poter rimanere più tempo con noi e visitare questo e altri accampamenti. Vuole sentire il nostro punto di vista e questo è grandioso”.
Prima di arrivare in Europa, Obama visiterà Israele e la Cisgiordania, e probabilmente l’Iraq, anche se per motivi di sicurezza questa tappa e il relativo programma sono ancora in forse.

Obama è accompagnato nel suo tour dal Repubblicano Chuck Hagel e dal Senatore Democratico Jack Reed, che vedono quindi in crescita (soprattutto il primo) le proprie quotazioni come candidati alla vicepresidenza.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

> Repubblicano Chuck Hagel
in effetti le idee Democratiche e Repubblicane possiamo considerarle complementari. Avere un vice presidente Repubblicano potrebbe essere una buona idea. L'importante è governare bene, non con quali idee si governa.

Daniele

Anonimo ha detto...

non ho capito perché non sia venuto anche in Italia.

G. ha detto...

Non ci è venuto neanche McCain. Evidentemente non siamo un punto di snodo della politica internazionale

Anonimo ha detto...

In Italia ? Cosa dovrebbe fare in Italia ? Perchè l' Italia conta qualcosa sulla scena internazionale ? Cosa dovrebbe venire a fare ? A parlare con qualche Ministro leghista con la prima elementare ?

Democratico

Anonimo ha detto...

Democratico, però l'Italia "controlla" tutto il Mediterraneo. Almeno una volta si diceva che questa è l'importanza dell'Italia. Oggi giorno fra satelliti ed aerei forse abbiamo perso importanza. Chissà se i politici italiani se ne sono accorti.

Daniele