domenica 28 settembre 2008

Le pagelle del dibattito

di Mark Halperin (TIME)

John McCain

Sostanza: le sue argomentazioni all'inizio sono state difficili da seguire, ma nel corso del dibattito ha trovato il suo stile anche se non è mai sembrato pienamente a suo agio. Aveva molte cose da dire su Iraq, Afghanistan, Russia ed economia, ma spesso ha finito per svalutare le sue stesse risposte con battute e slogan. Sui temi economici si è fermato agli slogan, e anche se in politica estera è stato un po' più dettagliato, è rimasto al suo solito livello di astrazione. Se davvero ne sa più di Obama, in questo dibattito non l'ha dimostrato. Voto: B-

Stile: confuso, nervoso e spesso disordinato. Frequenti colpi di tosse non hanno aiutato nè le sue argomentazioni nè la sua immagine. Battute sulla sordità e aneddoti su Normandia e George Shultz sono stati fuori luogo - persino la sua penna era vecchia. La sua immagine è stata oltretutto peggiorata dall'inutile discussione sulle differenti altezze tra Nord e Sud Corea e su quanto bene conosca Henry Kissinger. E' caduto nel tipico errore di inserire frasi ad effetto in attesa di applausi - che non sono arrivati perchè il moderatore Lehrer ha catechizzato gli spettatori. Consapevole dell'occasione, McCain ha provato ad essere rispettoso e dominante, ma è sembrato goffo e teso. Voto: C-

Attacco: Ha enfatizzato la sua politica severa su tasse e spese, e ha attaccato Obama sulle sue mancate visite in Iraq e sulla volontà di incontrare i dittatori. Ma le battute sul suo avversario, pur palesando una mancanza di rispetto verso Obama, non sono state adeguatamente acute e precise. E' stato tuttavia molto fiducioso nella propria esperienza e competenza. Un unico problema: l'ovvia preparazione di Obama e le sue risposte precise hanno contraddetto le frequenti affermazioni di McCain sul fatto che il Democratico non fosse abbastanza informato. Voto: C+

Difesa: ha deciso di ignorare la maggior parte degli attacchi di Obama, ma alla fine ha abboccato nel dare una lunga risposta sulle sue differenze con Bush, dopo che Obama ha ripetutamente menzionato il supporto alle politiche del Presidente. Era chiaramente irritato durante gli scambi di battute su Iraq e spesa nazionale. Ha anche scelto di citare Sarah Palin (pur non nominandola), anche se, dopo la prima settimana, non può più essere il suo asso nella manica. Voto: B-

Giudizio complessivo: McCain è stato McCain - evocativo, intenso, emotivo e al tempo stesso vago, ellittico e atono. Ha fallito nell'enfatizzare il suo messaggio "La nazione prima di tutto vs. Obama prima di tutto", anche se ne ha avuto l'opportunità. A sorpresa, non ha citato il cambiamento, cedendo virtualmente l'argomento dominante della campagna. Voto: B-

Barack Obama

Sostanza: immerso nei dettagli passati presenti e futuri delle sue politiche, e ansioso di spiegare il suo punto di vista, che si è espanso e solidificato in 18 mesi di campagna elettorale. Ha citato temi generali e si è rivolto alla classe operaia, pur senza presentare il tipo di proposte specifiche che questi elettori stanno aspettando. Voto: B+

Stile: pulito, sicuro, concentrato. Molto preparato ed abile nel mostrare una reale conoscenza dei fatti. E' stato calmo e raramente ha perso il filo del discorso anche quando il dibattito è deragliato - e ha proferito poche volte il suo tipico "um". Al tempo stesso, però, Obama ha mostrato il livello della propria preparazione barcollando su una domanda ripetuta. E' sembrato che si concentrasse deliberatamente sul moderatore e sul pubblico, e solo in seconda battuta su McCain - tranne che durante gli attacchi. Ha scelto di evitare le battute in favore di un tono più secco, e ne è uscito bene. Voto: A

Attacco: Collegando McCain a Bush sin dalla prima risposta ha reso chiara la sua linea di attacco. Ha forzatamente accusato McCain per il suo sostegno alla guerra in Iraq. Tuttavia non ha mai affondato i colpi, limitandosi a scuotere McCain soprattutto citando recenti dichiarazioni. Voto: B

Difesa: aveva una risposta ragionevole per ogni accusa - con poca rabbia, proteste o ansia. Spesso ha interrotto gli attacchi di McCain con rapide spiegazioni, ed è stato chiaro che la risposta all'accusa di essere troppo liberal era accuratamente preparata. Ha offerto una goffa alternativa alla ben nota e commovente storia del braccialetto donato a McCain dalla madre di un soldato, dicendo di averne uno anche lui. Senza timore, ha anche provato la graziosa mossa di congratularsi con McCain su alcuni temi, anche a suo discapito. Voto: A-

Giudizio complessivo: ha fornito una solida performance per presentarsi al paese. Non è sembrato nervoso o intimidito, e ha evitato gli errori fatti durante i dibattiti delle primarie (tono professorale e risposte troppo lunghe). In piedi e a suo agio sul palco, ha ricordato l'atteggiamento di Reagan. Era così a suo agio che alla fine ha ricordato al più vasto pubblico finora raggiunto che suo padre era del Kenya. Altre due performance così e sarà difficile da battere nell'Election day. Voto: A-

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4 commenti:

Anonimo ha detto...

in Italia mi sembra prevalga il giudizio di un sostanziale pareggio.
Solo Il Sole 24 Ore, che io sappia, giudica leggermente migliore Obama.

Daniele

Anonimo ha detto...

ho appena letto http://labs.google.com/inquotes/

Unknown ha detto...

Interessante questa pagella. E' possibile sapere se da qualche parte esiste il dibattito disponibile in video ma con sottotitoli o comunque una traduzione in italiano? Su youtube non ho trovato niente tranne un breve estratto da Sky.

G. ha detto...

In italiano non ho trovato niente, se mastichi l'inglese sul sito del Ny Times e della CNN c'è la trascrizione
http://elections.nytimes.com/2008/president/debates/transcripts/first-presidential-debate.html