venerdì 19 settembre 2008

Profili: Joe Biden

Joseph Robinette "Joe" Biden Jr.
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Candidato Democratico alla vice presidenza
Età: 65 anni
Professione: avvocato, Senatore senior del Delaware dal 1973, Presidente della commissione Esteri del Senato dal 2001 al 2003 e dal 2007 in poi
Religione: cattolica

Dopo aver provato per due volte a candidarsi alle primarie, Joe Biden ha per la prima volta l'opportunità di arrivare alla Casa Bianca, come n° 2 del ticket Democratico.
Biden è uno dei politici di più lungo corso nel partito dell'asinello, ma non ha mai ricoperto ruolo nelle amministrazioni.
Presentatosi alle primarie di quest'anno, nonostante la sua lunga carriera ha proclamato sin da subito che il cambiamento doveva essere il punto centrale di queste elezioni, assieme alla necessità di superare le divisioni di partito (come dimostra anche questo video tratto da un dibattito di Biden con la Clinton, Richardson, Dodd ed Edwards).

Nato da una famiglia benestante della Pennsylvania, a 10 anni la sua famiglia si trasferì in un sobborgo del Delaware a seguito di un tracollo finanziario. Biden si è laureato all'Università di Newark in scienza politica e storia, ed ha poi frequentato la scuola di legge. Nel 1966 sposò la sua fidanzata del liceo, Neilia, da cui ebbe tre figli: Beau (che oggi è procuratore generale del Delaware), Robert e Naomi.
Nel 1972, poche settimane dopo la sua prima elezione al Senato, la moglie e la figlia di Biden morirono in un incidente stradale e anche gli altri due figli rimasero feriti. Biden, dopo essere stato convinto a non dimettersi, divenne pendolare tra Washington e Wilmington per poter accudire i due figli. Nel 1977 sposò in seconde nozze Jill Tracy Jacobs da cui ebbe una figlia, Ashley.
Il figlio, Beau Biden, partità per l'Iraq a ottobre, all'interno del suo distaccamento del tribunale militare della Guardia Nazionale (il JAG) . Il padre ha detto "Non voglio che vada, ma sarebbe ancora peggio se ci dovessero andare i miei nipoti tra venti o trenta anni". Biden ha votato a favore dell'intervento in iraq nel 2003, salvo poi diventare uno dei più accesi critici della condotta dell'amministrazione Bush.

Biden annunciò la sua candidatura alle primarie democratiche del 1988, e dopo il ritiro forzato di Gary Hart a seguito di uno scandalo sessuale, divenne il favorito. Ma a settembre del 1987 Biden fu accusato di aver plagiato un discorso dell'allora leader laburista inglese Neil McKinnock. In realtà Biden aveva citato più volte quel discorso ricordandone la fonte, tranne che in un'occasione, che fu ripresa in video e diffusa - come si seppe dopo - dalla campagna di Michael Dukakis. Biden fu anche accusato di aver plagiato un articolo mentre era al primo anno della scuola di legge. Biden si difese, ma a settembre decise di ritirare la sua candidatura. Pochi mesi dopo, a febbraio del 1988, Biden fu colpito da un doppio aneurisma cerebrale, da cui si riprese dopo sette mesi di degenza in ospedale.
Negli anni '90, durante la presidenza Clinton, Biden si impegnò in una campagna per porre fine alla guerra nella ex Jugoslavia, influenzando la politica del presidente. Durante uno dei suoi numerosi viaggi nella regione, coniò la definizione di "criminale di guerra" riferito a Slobodan Milosevic. Insistette per varare inchieste sui crimini di guerra e per aiutare i musulmani bosniaci a difendersi.

Nel 2007 ha annunciato la sua decisione di candidarsi alle primarie, sostenendo di poter attrarre anche i voti dei Repubblicani. Preparandosi ad una futura campagna presidenziale contro Rudy Giuliani, Biden disse dell'ex sindaco di New York "In una frase sa dire solo tre cose: un nome, un verbo e 11 settembre".
Ha criticato aspramente tutti gli altri candidati, ha attaccato Obama per la sua mancanza di esperienza ma ha anche avuto per lui parole di stima. In una delle sue ultime gaffe, ha detto "Obama è un caso unico di leader afro-americano in grado di esprimersi in maniera chiara e articolata", frase che voleva essere un complimento ma che gli è costata ovviamente molte critiche. Un altro esempio di tipica gaffe di Biden "Non puoi entrare in un supermercato o in negozio di dolciumi se non hai un accento indiano".
Si è ritirato dalle primarie dopo aver conquistato appena l'1% nei caucus dell'Iowa e dopo breve tempo ha fatto endorsement per Obama.

Posizioni politiche
Biden è un Democratico di tendenze moderate ma che ha, nel computo dei suoi voti al Senato, un alto ranking di posizioni liberal.

  • Politica economica: Biden si oppone alla politica fiscale dell'amministrazione Bush e propone di annullare i tagli alle tasse per gli americani che guadagnano più di un milione di dollari all'anno e destinare il ricavato a fondi per la sicurezza interna e rafforzare le difese contro il terrorismo.
    Biden sostiene forme di sostegno per le corporazioni che non si affidano all'outsourcing. Si oppone alla privatizzazione del sistema sanitario e appoggia la proposta di allargare a tutti la copertura sanitaria. Porpone di normalizzare i rapporti economici con Cina, Vietnam e paesi del Sud America.

  • Politica interna: ha votato una legge che aumenta il numero di reati gravi per cui è prevista la pena capitale, ma ha anche votato per limitare l'uso della pena di morte. Ha personalmente scritto e fatto approvare una legge che inasprisce le pene e potenzia le indagini per i crimini contro le donne.
    Sostiene un programma governativo per trovare fonti alternative di energia e si oppone al programma di ricerca di petrolio nell'Artico. Sostiene la necessità di obbligare Brasile, Cina, India e Messico a ridurre le emissioni di gas.
    E' contrario al possesso personale di armi a scopo di difesa e vorrebbe vietarlo.
    Per quanto riguarda l'immigrazione, propone permessi di lavoro temporanei ed è favorevole alla costruzione di muri lungo le frontiere per impedire l'ingresso di clandestini e di droga. Tuttavia è favorevole ad estendere la copertura sanitaria ai clandestini e vorrebbe facilitare l'iter per ottenere la cittadinanza americana.
    Biden ha sostenuto il Patriot Act di Bush ma ha votato per limitare l'uso di intercettazioni telefoniche e si è battuto contro la violazione dei diritti umani a Guantanamo.

  • Politica estera: Biden ha votato a favore delle guerre in Afghanistan e Iraq ma ha poi detto che è stato un errore, dando la colpa all'incapacità dell'amministrazione Bush. Sostiene un piano in cinque punti per il ritiro dall'Iraq, che prevede prima del ritiro vero e proprio un processo di federalizzazione del paese per separare Curdi, Sciiti e Sunniti, garantendo a questi ultimi (che non hanno diritti di sfruttamento sul petrolio) una percentuale degli introiti statali.
    Biden sostiene la necessità di inviare truppe in Sudan per fermare il genocidio, ed è contrario al piano americano che prevede di combattere l'Aids solo promuovendo l'astinenza.
    Biden è un sostenitore di Israele ma approva la proposta di formare due stati indipendenti.
    E' a favore di soluzioni diplomatiche per risolvere le crisi con Iran e Nord Corea. Ha sostenuto l'embargo contro Cuba ma propone di attivarsi per incentivare la democratizzazione dell'isola ora che Fidel Castro non è più al potere.

  • Questioni etiche: Biden, cattolico praticante, sostiene che il governo centrale non deve intervenire nelle decisioni di chi vuole abortire, nè in un senso nè nell'altro, ed è pro-choice. Ha comunque votato a favore del divieto di aborto nel caso di feti parzialmente nati.
    E' favorevole alle unioni civili tra persone dello stesso sesso ma non al matrimonio. E' favorevole ad inserire gli orientamenti sessuali tra quelli previsti per i "crimini d'odio", assieme a fattori come la razza e la religione.

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