giovedì 9 ottobre 2008

Le pagelle del secondo dibattito presidenziale

di Mark Halperin (TIME)
http://img.timeinc.net/time/daily/2008/0810/obama_mccain_1007.jpg

John McCain
Sostanza: in alcuni casi è stato specifico nel descrivere il proprio programma, concentrandosi su spese e tagli alle tasse. Ha avuto qualche problema nello spiegare il suo piano su energia e sanità, e ha fatto poco per colmare il divario con Obama in economia.
Voto: B-

Stile: chiaramente più a suo agio nel parlare davanti al pubblico in sala piuttosto che stando su un podio. Ha autenticamente mostrato la propria preoccupazione per la situazione economica, in maniera più efficace del solito. Ma mentre ha saputo conquistare l'attenzione dell'uditorio con le sue risposte, si è trovato a scarabocchiare distrattamente mentre era Obama a parlare. Il suo maldestro riferimento a Obama come "quello là" ha probabilmente sconcertato molti spettatori. Con il rivale in vantaggio, il Repubblicano si è trovato a dover essere aggressivo e antagonista, ma spesso è apparso disperato e negativo.
Voto: B

Attacco: ha preso qualche rischio accusando Obama di essere troppo liberal, e con altri attacchi su una gamma di presunte colpe, ma ha evitato attacchi puramente personali e si è mantenuto su un tono appropriato. In qualche caso ha inciampato sulle sue frasi ad effetto, facendone perdere efficacia. Ha sollevato dubbi sui Democratici ma non ha mai messo in difficoltà Obama. Ha comunque svolto il suo compito meglio di quanto i suoi consiglieri avessero sperato.
Voto: B+

Difesa: ha generalmente ignorato gli attacchi di Obama, mantenendosi composto e qualche volta annoiato. Tuttavia, pur mantenendo l'attenzione sui temi, ha fatto pochi tentativi per distanziarsi da Bush, dal momento in cui Obama ha cercato sempre di collegarlo a lui. Non ha sfidato Obama in un botta e risposta su accuse specifiche.
Voto: B

Voto complessivo: come promesso, è stato a suo agio nel contesto cittadino rivolgendo l'attenzione agli spettatori che ponevano la domanda e alla folla. E' riuscito a mostrarsi sorridente e superiore agli attacchi del rivale, ma non è mai riuscito a dipingere un quadro negativo di una vittoria di Obama, specialmente in economia. Ha mostrato qualche tic verbale e fisico che hanno reso evidente la sua età, ed è apparso molto nervoso. Senza una netta vittoria, non è riuscito a guadagnare terreno, ma resta in gara.
Voto: B

Barack Obama
Sostanza: brillante e specifico sui temi economici, e molto competente nello spiegare l'importanza per gli americani del piano finanziario. Si è mostrato molto preparato sulle questioni di governo federale, ma non è ancora riuscito a spiegare in maniera inequivocabile e chiara in che modo ha intenzione di lasciare il segno sulla politica economica.
Voto: B+

Stile: nè nervoso nè esitante nei discorsi. Ha camminato sul palco e interagito con il pubblico anche se ha dato l'idea di parlare con la testa e non con il cuore. Meno serioso che nel primo dibattito, è stato forse troppo asettico per alcuni, senza generare passione.
Voto: B+

Attacco: per la maggior parte della serata ha attaccato McCain per alcune recenti frasi, ma senza troppo impatto. E' andata meglio quando ha citato alcune gaffe di McCain sulla politica estera - come la famigerata - "Bomb, bomb Iran" - causando una replica nervosa e scomposta dell'avversario. Molto competente sulle proposte di McCain e sulle sue frasi passate, soprattutto sulla sanità, ha usato queste armi nei suoi attacchi. Ha disseminato le sue frasi di riferimenti a George Bush, secondo una strategia perseguita in tutta la campagna.
Voto: B+

Difesa: tranquillo quando McCain lo ha attaccato, ha sorriso mentre aspettava di rispondere. E ha semore risposto - seguendo la sua regola di replicare ad ogni accusa (anche se il format del dibattito lo vietava). In ogni risposta ha seguito una sola strategia: ha mostrato poca rabbia, ha smentito le accuse con poche frasi e ha chiarito le proprie posizioni, poi è pasato all'attacco o ha parlato positivamente delle sue proposte.
Voto: B+

Voto complessivo: si è mantenuto cauto evitando scivoloni, consapevole che se non commette errori nei prossimi 30 giorni sarà il nuovo Presidente degli Stati Uniti. Si è mantenuto tenacement all'attacco per togliere a McCain la possibilità di fare altrettanto. A suo agio nel descrivere il proprio programma. Non è stata una performance da incorniciare ma comunque buona. Due dibattiti in archivio e ancora uno da tenere per il favorito.
Voto: B+

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