martedì 6 maggio 2008
Verso il voto: le primarie in Indiana
Lo stato dell'Indiana, i cui abitanti vengono chiamati "hoosiers", è uno stato del Midwest che confina con Michigan, Ohio, Kentucky e Illinois.
Con 6.237.569 abitanti è il 14° stato più popoloso degli Usa, ma solo il 38° più vasto. La capitale è Indianapolis, che con 792.000 abitanti è anche la città più popolosa.
Prima dell'arrivo degli europei, il territorio era abitato dagli indiani Shawnee e Miami, e nel 17° secolo arrivarono i primi colonizzatori dalla Francia e dalla Gran Bretagna. Divenne territorio britannico dopo la guerra franco-indiana, passò agli Usa dopo la Rivoluzione Americana e nel 1816 divenne il 19° stato dell'Unione.
La popolazione dell'Indiana è composta per il 90% da bianchi e per il 9% da afro-americani. L'82% della popolazione è cristiana: il 62% protestante e il 19% cattolica.
L'economia dell'Indiana si basa prevalentemente sull'agricoltura, è infatti uno degli stati della cosiddetta Corn Belt, la cintura del masi: con Illinois e Iowa è uno degli stati che contribuisce al primato agricolo degli Usa nel mondo. L'area nordovest dello stato è invece specializzata nell'acciaio, di cui detiene il primato di produzione negli Usa. Tra gli stati rurali, l'Indiana è quello meno toccato dal declino degli ultimi decenni, a causa soprattutto del diverso mercato del lavoro, che richiede manodopera altamente specializzata. Inoltre la particolare conformazione dell'Indiana, che si compone di tante piccole cittadine piuttosto che di poche metropoli, consente di tenere bassi i prezzi e di conseguenza gli stipendi.
L'Indiana è considerato uno stato Repubblicano poichè dal 1900 ha votato per un Presidente Democratico solo 4 volte, tuttavia nel XX secolo la metà dei governatori sono stati Democratici. Anche la delegazione dell'Indiana al Congresso, pur essendo a maggioranza Repubblicana, presenta diversi rappresentanti Democratici, tra cui l'ex Governatore Evan Bayh che assieme al collega Repubblicano Richard Lugar è il politico più popolare dello stato.
Per i Democratici, l'Indiana mette in palio 85 delegati, di cui 72 elettivi e 13 superdelegati con il sistema della primaria aperta.
Dei 72 delegati elettivi, 47 vengono assegnati proporzionalmente secondo i risultati dei 9 distretti elettorali ognuno dei quali ha dai 4 ai 6 delegati. Gli altri 25 delegati vengono assegnati proporzionalmente in base al risultato di tutto lo stato.
La convention statale si terrà il 21 giugno: dei 13 superdelegati, 4 hanno dichiarato il loro appoggio alla Clinton e 5 a Obama.
I sondaggi danno un testa a testa, secondo molti "too close to call", ovvero con un margine così ridotto da non poter stabilire un leader: Zogby il 3 maggio dà Obama al 43 contro la Clinton al 41, mentre la settimana precedente li dava entrambi al 42; Rasmussen e American Research Group presentano invece uno scenario diverso, in cui la Clinton sarebbe in vantaggio rispettivamente per 46 a 41 e per 53 a 44. Infine l'ultimo sondaggio diramato, ad opera della Suffolk University, dà la Clinton al 49% e Obama al 43%.
Per i Repubblicani, lo stato mette in palio 57 delegati, di cui solo 27 elettivi e 30 unpledged. I delegati elettivi sono assegnati su base distrettuale: ogni distretto ha 3 delegati che vengono assegnati interamente al vincitore. La convention del 9-10 giugno sceglie altri 27 delegati, che non riflettono necessariamente il risultato elettorale e sono ufficialmente uncommitted, e 3 leader di partito.
I seggi si aprono alle 6 di mattina (ore 13 in Italia) e si chiudono alle 6 del pomeriggio (l'1 di notte in Italia).
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