lunedì 30 giugno 2008

Cindy McCain alle prese con il conflitto d'interessi

Nel 2004 la posizione della consorte di John Kerry, Teresa Heinz - titolare della Heinz, la più conosciuta marca di ketchup - la aveva portata al centro delle polemiche per i possibili conflitti di interesse tra la sua carica e il ruolo di First Lady.
Cindy McCain, presidente della casa di distribuzione Anheuser-Busch (che distilla la birra Budweiser), finora era riuscita a gestire molto bene la sua posizione, rimanendo al di fuori della gestione corrente della società, e il marito ha fatto lo stesso visto che da anni al Senato si astiene dal votare su argomenti che possono riguardare le attività della moglie.
Ora però in campagna elettorale irrompe l'offerta d'acquisto della compagnia belga InBev, che pagando 65 $ per azione vorrebbe rilevare interamente la Anheuser-Busch, che ha sede a St.Louis, in Missouri. L'offerta, per un totale di 46 miliardi di dollari, è stata respinta dal consiglio di amministrazione della società americana, e la decisione ha incontrato il plauso bipartisan da parte del mondo politico, in particolar modo nel Missouri, preoccupato per le possibili conseguenze che una cessione potrebbe avere sull'occupazione nello stato. La scorsa settimana una delegazione ipartisan dei legislatori del Missouri si è incontrata con l'amministratore delegato della InBev Carlos Brito per cercare una soluzione.

Cindy McCain finora non si è espressa, ma è in una situazione in cui ogni decisione la esporrebbe a critiche. L'offerta dei belgi è enormemente vantaggiosa per lei, che possiede oltre 1 milione di $ di azioni della ditta fondata da suo padre Jim Hensley nel 1955, ma se accettasse la vendita alienerebbe a suo marito il consenso degli elettori del Missouri, primi tra tutti i dipendenti dell'azienda di famiglia (che hanno donato 23.500 dollari alla campagna elettorale del Repubblicano). Il Missouri, che nel 2000 e nel 2004 ha votato per il GOP, è al momento considerato uno stato che McCain deve conquistare se vuole avere chance di diventare Presidente.
D'altronde se Cindy decidesse di confermare il rifiuto alla cessione, oltre a rinunciare a un grosso affare, contraddirebbe le posizioni di John McCain in favore del libero mercato, posizioni che gli sono costate critiche già nel 2004, quando si oppose a un contratto tra Boeing e Air Force per il rifornimento di carburante, affare che poi vide prevalere la Northrop Grumman e l'europea AirBus, di cui si scoprì che McCain deteneva delle azioni.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Probabilmente la soluzione più pulita sarebbe astenersi, proprio perché Cindy è parte in causa.

Rigettare l'offerta potrebbe essere la seconda scelta.
Si può essere per il libero mercato, ma è possibile rigettare una offerta ostile con le motivazioni più varie (vedi Yahoo & Microsoft).

E in fatto di protezionismo USA e Europa sono esperti (v. sussidi all'agricoltura).

Marco