venerdì 4 luglio 2008

Il settore automobilistico nel mirino dei candidati

John McCain, uno dei pochi Repubblicani a cercare una soluzione ai problemi energetici alternava al petrolio (anche se uno dei punti principali del suo programma è la ricerca di petrolio nel Golfo del Messico), ha già in mente come utilizzare i fondi governativi qualora venisse eletto.
Il Senatore ha proposto di stanziare una borsa di 300 milioni di dollari per chiunque sia in grado di produrre una batteria per automobili che permetta di sorpassare l'attuale tecnologia.
Il prezzo non è casuale, ma equivale a 1 $ per ogni uomo, donna o bambino nel paese "un piccolo prezzo per rompere la dipendenza dal petrolio" come ha affermato McCain.
Il candidato ha spiegato che un tale mezzo porterebbe energia al 30% del prezzo attuale e dovrebbe avere caratteristiche di prezzo, dimensione, capacità e potenza adeguate per implementare le auto ibride o elettriche attualmente in commercio, e ha inoltre proposto di rendere più salate le multe per le case automobilistiche che eludono gli attuali standard ecologici, creando invece incentivi per automobili che utilizzino combustibili alcolici come l'etanolo.
Infine, McCain ha promesso 5000 $ di credito per ogni automobile a zero emissione di carbonio prodotta e venduta.

Obama, che in precedenza aveva proposto di rendere più stringenti i controlli sugli speculatori che, a suo avviso, hanno contribuito all'innalzamento incontrollato del prezzo del petrolio, ha criticato la proposta di McCain giudicandola demagogica.
Obama ha definito la borza di 300 milioni di $ come "gimmick", una trovata che non avrebbe effetti se non quello di aumentare inutilmente il prelievo fiscale
"Quando John F. Kennedy decise che saremmo andati sulla luna, non ha indetto un concorso per trovare uno scienziato in grado di costruire l'astronave adatta, ma mise tutte le risorse degli USA nel progetto. E' questo il tipo di sforzo di cui abbiamo bisogno se vogliamo essere indipendenti dal petrolio".
Obama ha poi ricordato che negli ultimi anni il Giappone ha speso 230 milioni di $, la Cina 100 e la Corea del Sud entro il 2010 ne avrà spesi 700 allo stesso scopo, senza risultati.
La proposta di Obama intende invece obbligare le case automobilistiche ad applicare nuovi standard alla produzione di vetture, che entro il 2027 porterebbe ad avere un parco auto che farà 50 miglia per gallone - e quindi minore consumo e minore inquinamento - grazie anche all'uso di carburanti alternativi come l'etanolo.

Una cosa è certa, chiunque vinca a novembre ha in mente di cambiare radicalmente il settore automobilistico come lo conosciamo, visto che stavolta all'interesse per l'ambiente corrisponde anche quello più pressantemente economico, che come sempre ha la precedenza.

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