giovedì 31 luglio 2008

La scelta del vice: la lista è sempre più corta


Il Wall Street Journal fa il punto della situazione sulla selezione dei candidati alla vicepresidenza.
Prima di partire per il suo tour estero, Obama ha raccolto informazioni e ristretto il campo. La sua lista comprende ora cinque colleghi al Senato – Joseph Biden, Evan Bayh, Chris Dodd, Hillary Clinton e Jack Reed – e due governatori, Tim Kaine della Virginia e Kathleen Sebelius del Kansas, anche se potrebbe decidere di scegliere al di fuori di questi nomi, puntando ad esempio sul Repubblicano Hagel.

Sul fronte Repubblicano, anche John McCain sta accorciando la lista, e il numero di scelte sarebbe più o meno lo stesso. Nella lista sarebbero l’ex Governatore del Massachusetts Mitt Romney, il Governatore del Minnesota Tim Pawlenty, con cui ha una solida amicizia, e l’ex deputato dell’Ohio Rob Portman. Il Repubblicano sta anche valutando il Senatore John Tune, il Governatore della Florida Charlie Crist e l’ex amministratore delegato della Hewlett and Packard Carly Fiorina. Il giornale ricorda che però spesso i nomi nella lista servono a blandire gli elettori – sarebbe il caso della Clinton – e le scelte finali a volte non rientrano nella “short list”. È il caso di George W. Bush con Dick Cheney (che era il capo del suo team di ricerca del vice) e di suo padre con Dan Quayle.

La settimana scorsa il team di ricerca di Obama, capeggiato da Caroline Kennedy e Eric Holder, hanno concluso la fase di raccolta di informazioni. Per quando riguarda il momento della scelta, c’è l’incognita delle Olimpiadi: l’annuncio potrebbe arrivare prima o subito dopo, a ridosso delle convention, difficilmente avverrà durante i Giochi.
Obama deve scegliere tra esperienza e cambiamento: se vuole al suo fianco un politico di lungo corso si orienterà su uno dei senatori, se invece vorrà un volto nuovo sceglierà uno dei due Governatori.
Ci sono però anche considerazioni di tipo geografico: Kaine e Bayh potrebbero consentire a Obama di vincere in Virginia o Indiana, ovvero uno stato in bilico e uno solitamente Repubblicano. Kaine in particolare corrisponde al profilo ideale, sia perché è un volto nuovo sia perché ha appoggiato Obama sin dall’inizio. D’altronde Bayh potrebbe servire ad attirare gli elettori della Clinton, di cui era un sostenitore.
Obama ha lanciato spesso messaggi di grande affetto per la Sebelius, ma i suoi consiglieri ammettono che sarà quasi impossibile scegliere una donna che non sia la Clinton.
Il Senatore Reed del Rhode Island è un veterano, e potrebbe rappresentare una risposta a McCain, ma ha fatto sapere di non essere interessato al posto.
Joe Biden e Chris Dodd sono esperti in politica estera. Dodd però recentemente è stato coinvolto in una vicenda riguardante un mutuo ricevuto a tassi vantaggiosi: anche se non ha fatto nulla di illegale, la cosa potrebbe diventare motivo di attacchi. Biden invece, a detta dei Democratici, è l’unico candidato uscito dalle primarie con un’immagine migliore di quando ci era entrato.

Se McCain volesse ricompensare chi l’ha aiutato a fare un bel passo in avanti verso la nomination, dovrebbe scegliere il Governatore della Florida Charlie Crist (che però è single, anche se recentemente ha annunciato il suo fidanzamento).
Nonostante le ostilità nelle primarie, McCain e Mitt Romney ora sono grandi alleati. Romney sarebbe importante ora che l’economia è diventata l’argomento principale della campagna, e in più è un asso nella raccolta fondi. Romney ha la “raccomandazione” di Bush senior, e McCain recentemente ha detto “Mitt si è impegnato per me più di quanto abbia fatto per se stesso”.
D’altra parte, se Romney è l’ideale dal punto di vista economico e strategico, McCain potrebbe volere al suo fianco qualcuno con cui abbia una forte amicizia. In questo senso, la sua scelta principale è Tim Pawlenty.
Un altro che potrebbe aiutare sia dal punto di vista geografico che in materia economica è Rob Portman dell’Ohio, ex responsabile del Bilancio nell’amministrazione Bush. Thune è piuttosto giovane e piace ai conservatori. Carly Fiorina è una scelta meno probabile, ma si è impegnata moltissimo in questa campagna, specialmente con le elettrici.
È difficile che McCain esca da questa lista, ma se lo facesse si orienterebbe sul giovanissimo (37 anni) Governatore della Louisiana Bobby Jindal o, ancora più improbabile, sulla “pasionaria” Governatrice dell’Alaska Sarah Palin, giovane madre di cinque figli. È comunque molto probabile che McCain annunci la sua scelta prima di Obama.

Fonte: Wall Street Journal

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