martedì 15 gennaio 2008

Profili: Barack Obama

Barack Hussein Obama Jr.

L'immagine

Democratico
Età: 47 anni
Professione: avvocato, professore di legge, senatore junior dell'Illinois
Fondi raccolti: 20.419.020 $
Budget: 36.087.191 $

L'unico afroamericano nel Senato degli Stati Uniti, il primo nero a concorrere alle primarie per la Casa Bianca. Da quando, nel 2004, pronunciò il discorso il discorso introduttivo alla convention democratica il giovane senatore dell'Illinois si è imposto all'attenzione dei media, non solo in patria, e nel giro di tre anni è diventato uno degli esponenti di punta del partito sconfiggendo molti pregiudizi, raccogliendo un numero impressionante di fondi per la campagna elettorale e crescendo esponenzialmente nei sondaggi.

Famoso per la sua grande abilità oratoria, che però non corrisponde ad una uguale bravura nel dibattito con gli avversari politici, Obama nella sua (finora breve) carriera politica è riuscito a collaborare fattivamente sia con i democratici che con i repubblicani.
La grande sfida del "kennedy nero" è quella di accreditarsi in maniera credibile come presidente: un successo nelle primarie potrebbe infatti non essere sufficiente per ottenere la nomination, visto che saranno decisivi i voti dei dirigenti del partito (i cosiddetti super-delegati), che non lo ritengono sufficientemente competitivo in vista delle presidenziali.

Di madre americana e padre kenyota ex pastore di capre, Obama è nato alla Hawaii quando i suoi genitori erano giovani studenti universitari. Obama è sposato dal 1992 con Michelle Robinson, da cui ha avuto due figlie di 9 e 7 anni.

Infanzia e anni di formazione
Quando il piccolo Barack ha due anni, i suoi genitori si separarono e successivamente divorziarono, e lui rimase con sua madre, Ann Durham del Kansas, mentre il padre andò ad Harvard, conseguì un dottorato e in seguito tornò a vivere in Kenya. Qui morì in un incidente stradale nel 1982, dopo aver rivisto il figlio in una sola occasione.
Ann Durham sposò dopo poco tempo un altro studente straniero, Lolo Soetoro, proveniente dall'Indonesia. Nel 1967, Barack si trasferì a Giakarta al seguito della nuova famiglia: qui frequentò le scuole elementari e nacque la sorellastra Maya.
All'età di dieci anni, Obama tornò ad Honolulu per ricevere un'istruzione migliore, ed andò a vivere con i nonni materni.
L'adolescenza vissuta senza un padre in una famiglia bianca e in una società ancora divisa da tensioni razziali è stata raccontata dallo stesso Obama nel suo libro "Dreams from my father", in cui Barack confessa anche di aver fatto uso di alcool, marjiuana e cocaina.
Dopo il diploma della high school, Obama si trasferisce a Los Angeles per frequentare il college, e lui stesso racconta che proprio il trasferimento in una grande metropoli continentale sarà decisivo nella sua scelta di occuparsi di politica. Frequenta con ottimi risultati la prestigiosa Columbia University, si laurea in scienze politiche e si trasferisce a Chicago per dirigere un progetto no-profit in favore dei residenti dei quartieri poveri.
Nel 1988 entra ad Harvard per studiare giurisprudenza, si laurea con lode nel 1991 e come avvocato associato lavora per difendere organizzazioni in favore dei diritti civili. Nel 1992 inizia ad occuparsi di politica supportando la candidatura di Bill Clinton e portandogli circa 100.000 voti. Dal 1993 fino alla sua elezione in Senato nel 2004 insegna legge all'Università di Chicago.

Posizioni politiche e programma di Barack Obama
La linea politica di Obama è ispirata ai principi liberal e socialdemocratici, sia sui temi sociali che sulla politica estera, anche se le posizioni sono meno progressiste sul tema dei gay e dell'immigrazione.

  • Politica economica: Obama è contrario al taglio delle tasse approvato da Bush in quanto aiuterebbe solo i più ricchi; propone un sistema di tassazione mirato a diminuire il deficit e una politica di tagli alle spese federali; è un oppositore dell'influenza delle lobby.

  • Politiche sociali: è contrario agli aiuti alle scuole private, supporta invece l'istruzione pubblica e appoggia un aumento di stipendio (con "premi") agli insegnanti. Il suo programma prevede la nascita di un sistema sanitario che fornisca assistenza a tutti i cittadini, anche a chi non può permettersi una assicurazione, che obblighi i datori di lavoro a pagare le cure per i propri impiegati, che consenta cure a tutti i bambini e che permetta di scegliere tra sanità pubblica e privata. Obama è favorevole all'aborto, anche se la Clinton lo ha accusato di scarsa chiarezza su questo punto. E' contrario ai matrimoni gay, ma favorevole a forme di tutela dei diritti delle coppie di fatto dello stesso sesso. E' favorevole alla ricerca sulle cellule staminali.

  • Immigrazione: appoggia un programma di accoglienza dei lavoratori stranieri e chiede che vengano gradulamente regolarizzati gli immigrati clandestini, poichè giudica impraticabile l'ipotesi di espellere 12 milioni di clandestini. In passato ha però appoggiato alcune risoluzioni di Bush, come la costruzione di una barriera di 1100 km tra Usa e Messico.

  • Politica interna: appoggia una politica di limitazione della vendita di armi per uso di difesa personale, stabilendo nuovi requisiti per il possesso (la National Rifle Association lo giudica un "nemico dei diritti dei possessori di armi"). E' favorevole alla pena di morte solo in casi eccezionali. Si è impegnato a diminuire le emissioni di gas serra e di migliorare la qualità di aria e acqua tramite la riduzione dell'inquinamento.

  • Politica estera: forte del non aver votato a favore della guerra in Iraq, Obama è favorevole al ritiro immediato e scaglionato delle truppe americane, per cui ha già votato in diverse occasioni. Nel 2007 ha presentato in Senato un piano di De-escalation dall'Iraq. E' contrario all'uso della forza militare contro l'Iran. Obama è amico di Israele ma è visto con sospetto dal governo di Tel Aviv a causa della sua vicinanza alla causa palestinese.
Punti di forza: rappresenta meglio di tutti il rinnovamento; ha dalla sua parte i giovani, che si sono iscritti in massa alle liste elettorali; la sua crescita nei sondaggi è costante; sul lungo periodo potrebbe accreditarsi come possibile candidato; potrebbe prendere voti tra gli indipendenti e i simpatizzanti repubblicani
Punti deboli: la scarsa esperienza politica; il pregiudizio razziale ancora presente in molte zone dell'America; lo strapotere mediatico ed economico di Hillary Clinton; l'ostilità delle lobby; lo scetticismo dei dirigenti del partito, che non lo vedono come possibile candidato.

Fonti: Wikipedia, Washington Post, The audacity of hope, CNN

3 commenti:

Anonimo ha detto...

W BARACK OBAMA!

Anonimo ha detto...

Perchè in Italia non si può avere tutto questo?.. E' ovvio che noi, come popolo, ci aggrappiamo ad altre idee e modi di fare.. ma prendere spunto da tutto questo non farebbe per niente male!..
La nostra politica fa sparire ogni speranza a chi è povero o comunque non arriva a fine mese.
Apre ogni volta nuovi orizzonti per i ricchi!
E' cosi che ormai si va avanti...
una Vergogna!

Giovanni ha detto...

Forse dovremmo incentivare i giovani talentuosi ad intrapendere la carriera politica. Non credo che in una nazione di 60 milioni di persone non ci siano "ragazzi" sotto i 50anni capaci di prendere le redini di una nazione "fossile" per dargli vigore e ottimismo con idee e spirito nuovi.