sabato 12 gennaio 2008

Profili: John McCain

John Sidney McCain III

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Repubblicano
Età: 72 anni
Professione: militare di carriera in Marina fino al grado di Capitano, politico, senatore senior dell'Arizona
Fondi raccolti: 5.466.904 $
Budget: 3.488.628 $

L'eroe di guerra ci riprova e dopo la sconfitta nelle primarie di 8 anni fa contro George W. Bush punta alla Casa Bianca per la seconda (e presumibilmente ultima) volta. Proveniente da una famiglia di militari (il padre e il nonno sono stati ammiragli nella Marina), personaggio di grande carisma e dalla storia personale che sembra uscita da un blockbuster hollywoodiano, McCain è uno dei più accreditati contendenti alla vittoria finale nonostante l'età giochi a suo sfavore.

Entrato nell'esercito per seguire la tradizione di famiglia, McCain si ritrova a combattere nel 1967 in Vietnam, dove prima scampa fortuitamente a morte certa e successivamente viene rapito dai Vietcong. Ferito gravemente, McCain rimane prigioniero per cinque anni e mezzo di torture e tormenti. Tornato in patria nel 1973, riprende la carriera militare che chiude con onore nel 1981, quando inizia la carriera politica nel partito repubblicano.

Sposa in prime nozze nel 1965 la modella Carol Shepp da cui divorzia nel 1980, anno in cui sposa Cindy Lou Hensley, di 17 anni più giovane. McCain ha un figlio dal primo matrimonio e tre dal secondo. Ha inoltre adottato i due figli della prima moglie Carol, e con la seconda moglie Cindy ha adottato una bambina del Bangladesh.

Prigioniero di guerra

Nel 1967 lo Skyhawk su cui volava McCain venne abbattuto da un missile. McCain riportò la frattura di entrambe le braccia e di una gamba, e fu ulteriormente ferito dalla folla di vietnamiti che lo recuperò. I soldati che lo catturarono rifiutarono di portarlo in ospedale perchè pensavano che sarebbe morto di lì a poco. Interrogato, McCain fornì solo nome e numero di matricola, e così i suoi carcerieri scoprirono che era il figlio di un ammiraglio, e si decisero a fornirgli le cure necessarie e ad annunciare la sua cattura.
McCain rimase in un ospedale per sei mesi, dopo i quali, persi 50 chili e con i capelli divenuti bianchi, venne trasferito in un campo di prigionia di Hanoi in una cella assieme ad altri due soldati. Nel 1968, McCain venne trasferito in isolamento, condizione in cui rimase per due anni.
Nello stesso anno, il padre di McCain fu nominato comandante delle forze USA in Vietnam, e i vietnamiti provarono a rilasciare John per propaganda. McCain però rifiutò di essere liberato, dicendo che avrebbe accettato solo se fossero stati liberati tutti i prigionieri catturati prima di lui.
In seguito McCain fu sottoposto a interrogatori e torture, e costretto a sottoscrivere un documento in cui condannava l'operato degli Stati Uniti. In questo periodo, McCain rifiuta di incontrare attivisti e giornalisti schierati contro la guerra in Vietnam e l'amministrazione americana.
Dopo i due anni di isolamento venne trasferito in altri campi, con condizioni di vita migliori, fino agli accordi di pace del 1973, quando McCain potè finalmente fare ritorno a casa.

Posizioni politiche e programma
McCain ha ottenuto un punteggio medio dell'83% dall'American Conservative Union (dove il 100 rappresenta la massima aderenza agli ideali conservatori), ma è anche portatore di alcune istanze non in linea con quelle del partito

  • Politica estera: McCain è un "falco" interventista in politica estera. Favorevole nel 2003 alla guerra in Iraq, è tuttora per un incremento di truppe americane nel Golfo. Tuttavia si è anche mostrato estremamente critico nei confronti dell'amministrazione Bush chiedendo significativi cambi di strategia, e criticando l'operato dell'ex segretario alla Difesa Donald Rumsfeld. McCain è favorevole ad una presenza di militari Usa in tutte le zone a rischio terrorismo. McCain ritiene che un attacco all'Iran sia l'ultima opzione possibile da prendere in considerazione, ma che non va comunque esclusa. Amico di Israele, è un acceso supporter della politica repressiva nei confronti del terrorismo palestinese. E' critico nei confronti dell'amministrazione pakistana, e dopo l'assassinio della Bhutto ha parlato della necessità di un impiego di militari americani in Pakistan. Visto il suo passato da prigioniero di guerra, McCain è molto sensibile sul tema del trattamento dei detenuti, e negli anni è stato portatore di numerosi interventi per migliorare il loro trattamento, anche a Guantanamo.

  • Politica economica: al contrario della dottrina Bush, che ritiene prioritario il taglio delle tasse, le posizioni di McCain danno la precedenza all'azzeramento del deficit. Già nelle primarie del 2000 le due posizioni vennero a scontrarsi, e secondo molti osservatori fu questo uno dei temi grazie a cui Bush conquistò la candidatura. Nel 2001, McCain ha votato contro il taglio delle tasse promosso dal presidente, tuttavia ha specificato che non ha intenzione di reintrodurre le tasse già eliminate. Nel 2002 una sua legge ha riformato i finanziamenti ai partiti vietando le donazioni illimitate.

  • Politiche sociali: sull'ecologia e la tutela dell'ambiente, McCain è agli antipodi di Bush e della maggior parte del partito Repubblicano; negli ultimi anni ha votato ripetutamente contro provvedimenti appoggiati dal governo nazionale. McCain supporta un incremento dell'uso di energia nucleare per supplire alla dipendenza dal petrolio estero. E' un attivista contro gli stupefacenti, da Presidente vorrebbe impegnarsi per aiutare le nazioni come la Colombia a fermare la produzione di droga. Pur essendo contro i matrimoni gay, sostiene che ogni stato dovrebbe decidere autonomamente se permetterli o meno. Contrario in modo assoluto all'aborto tranne che in casi di stupro o incesto, è però favorevole alla ricerca sulle cellule staminali nonostante in passato la abbia avversata. E' favorevole al possesso di armi a scopo di autodifesa.

  • Immigrazione: su questo tema le posizioni di McCain sono molto diverse da quelle del suo partito, vorrebbe infatti legalizzare ed eventualmente rendere cittadini tutti i lavoratori clandestini presenti in USA (dai 12 ai 20 milioni di persone) e creare un piano di accoglienza per gli immigrati legali

Punti di forza: la sua storia personale e la sua carriera; è il più "presidenziale" dei candidati; gode di una stima incondizionata in tutta la nazione anche (se non soprattutto) al di fuori del suo partito; è il politico di maggiore esperienza; rappresenterebbe un cambiamento rispetto alla dottrina Bush ma in continuità con i valori repubblicani; ha l'appoggio di antiabortisti e della National Rifle Association.
Punti deboli: l'età (se fosse eletto per due mandati terminerebbe a 80 anni, un piccolo record); nel suo partito gli preferiscono altri candidati; le sue posizioni sull'immigrazione e su alcuni temi etici gli portano poche simpatie da parte di conservatori e teo-con.

Fonti: Wikipedia, Washington Post, New York Times, JohnMcCain.com

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