Senatore del South Dakota dal 1987 al 2005, leader della maggioranza al Senato dal 2001 al 2003, 60 anni, Tom Daschle è stato uno dei primi esponenti di spicco dei Democratici ad appoggiare Obama, già a febbraio del 2007 appena Obama lanciò la candidatura per la nomination.
Cresciuto in una famiglia cattolica, ha servito per tre anni nell'intelligence del Comando Strategico delle Forze Armate Usa prima di intraprendere una lunga carriera politica.
Nonostante sia cattolico praticante, ha votato in alcuni casi per la libertà di scelta sull'aborto, cosa che gli è costato un duro conflitto con il vescovo Carlson, che lo invitò a non definirsi più cattolico. Daschle attaccò Carlson accusandolo di "identificarsi maggiormente con l'estrema destra che non con le gerarchie ecclesiastiche".
Daschle ha perso il seggio in Senato nel 2004 per pochissimi voti contro il Repubblicano John Tune.
In questa campagna elettorale Daschle, in quanto esponente di spicco del partito, ha fatto da ambasciatore per Obama presso i superdelegati, ed ha fatto un buon lavoro considerati i risultati. Fin dall'inizio delle primarie ha rappresentato una voce critica nei confronti degli attacchi di Hillary e Bill Clinton contro Obama, scagliandosi in particolar modo contro l'ex Presidente "Il comportamento di Bill Clinton non è presidenziale" disse dopo le frasi di Clinton su Obama in South Carolina "non si sta comportanto in linea con il ruolo di ex Presidente".
Pro: sarebbe un contraltare quasi perfetto di Obama, esperto ma non un "vecchio politicante di Washington", conosciuto e apprezzato da tutti i Democratici, popolare nelle zone rurali e conservatrici in cui Obama - maggiormente orientato sulle aree urbane - fatica a maturare consensi. La sua grinta gli permetterebbe di assolvere anche al ruolo di "cane d'assalto" solitamente affidato ai candidati vicepresidenti in campagna elettorale.
Contro: la sua esperienza nelle forze armate non si è tradotta in una grande esperienza in politica estera; sua moglie è una nota lobbysta e questo potrebbe diventare un'arma per i Repubblicani in campagna elettorale. L'influenza di Daschle negli ambienti di Washington potrebbe renderlo un vicepresidente più potente di quanto Obama vorrebbe.
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2 commenti:
Penso che questa volta la scelta del vice sarà fondamentale.
Io preferirei che Obama scegliesse una donna per guadagnare consensi nel voto femminile. Voto che è sempre stato ostico (un pò strano considerando che il senatore dell' Illinois viene quasi considerato un sex-simbol ma probabilmente molte donne non hanno gradito la sconfitta della Clinton)
Ma andiamo ai sondaggi perchè ci sono grosse e succose novità
Sono usciti due sondaggi in Florida, uno fatto da ARG e un altro da Quinnipiac.
La cosa sorprendente è che secondo questi due sondaggi Obama vincerebbe anche qui (47 a 43 per Quinnipiac e 49 a 44 per ARG).
Non si era mai visto un sondaggio fatto in Florida favorevole per il senatore nero. Una vittoria di Obama nella repubblicana Florida sarebbe una pietra tombale per McCain. E' come se Berlusconi vincesse in Toscana o il Centro-Sinistra italiano vincesse a Milano.
http://www.pollster.com/08-FL-Pres-GE-MvO.php
Ma le novità non si fermano qui. Anche in Virginia ci sarebbe un ribaltone. Qui si è registrato una progressiva perdita di consensi di McCain a favore di Obama fino ad un vero sorpasso di quest' ultimo (sondaggi di SurveyUSA, Rasmussen e PPP (D) )
http://www.pollster.com/08-VA-Pres-GE-MvO.php
Andiamo al Michigan. Qui Obama ha perso molti consensi fino a farsi superare da McCain ma negli ultimi giorni anche in questo importantissimo stato c' è stata una ripresa dei democratici e secondo l' ultimo sondaggio di Rasmussen Obama avrebbe di nuovo superato il candidato repubblicano con il 45% dei consensi contro il 42% dell' anziano avversario
http://www.pollster.com/08-MI-Pres-GE-MvO.php
Ma oggi siamo in vena di ottime notizie. Un altro stato fondamentale per le sorti di Obama è l' Ohio e anche qui secondo Quinnipiac e PPP (D) il candidato democratico avrebbe sorpassato McCain
http://www.pollster.com/08-OH-Pres-GE-MvO.php
In generale, anche in altri stati, si registra un recupero di consensi di Obama a danno del candidato Repubblicano
Democratico
Ci sono vari stati in cui l'inerzia si sta spostando su Obama.
C'è recupero anche in stati in cui era molto indietro, più che altro un segnale perché non vincerebbe mai in Alabama; però se il margine si riduce è un fattore psicologico in più.
Marco
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