La Clinton non ha preso bene la decisione di Richardson, che potrebbe influenzare il voto dei latinos: il primo a commentare è stato Mark Penn, stratega della campagna della Clinton, che ha sminuito l'importanza di Richardson "Il tempo in cui Richardson avrebbe potuto avere influenza è passato. Non penso che questo endorsement sia significante".
Pronta la replica di Richardson, che si è detto molto risentito per il commento "E' tipico di certi consiglieri, esattamente quel tipo di consiglieri che ho preferito evitare".
Il portavoce della Clinton, Singer, ha chiarito le dichiarazioni di Penn "Tutti noi abbiamo il massimo rispetto per il Governatore Richardson, Mark Penn si riferiva solo al fatto che il Governatore non ha fatto endorsement prima delle primarie in New Mexico".
La miccia si è riaccesa però dopo il commento di James Carville, uno dei più polemici consiglieri della Clinton "L'endorsement di Richardson è arrivato proprio nell'anniversario del giorno in cui Giuda tradì per trenta denari, e credo che sia un paragone molto appropriato ed ironico".
Sabato Richardson ha parlato a "Godd Morning America" ribadendo i motivi del suo sostegno a Obama - definito "un leader come ne capitano solo una volta nella vita" - e ha riferito di aver avuto una telefonata molto tesa con la Clinton prima di ufficializzare l'endorsement.
In una seconda intervista al CBS Early show, Richardson ha deprecato gli attacchi divenuti cifra distintiva della campagna della Clinton "Invece di parlare di guerra e di economia, si preferisce bisticciare. Ormai si va sul personale, la campagna è diventata molto negativa
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