Un sondaggio della Quinnipiac University condotto tra il 9 e il 13 aprile vede la Clinton al 50% con 6 punti di vantaggio su Obama e il 6% di indecisi. Questo sondaggio ha anche fotografato una situazione di grande tensione tra i sostenitori dei due candidati: il 25% dei supporter della Clinton è orientato a votare McCain a novembre se Obama sarà il candidato Democratico, mentre il 19% dei sostenitori di Obama farebbe lo stesso se la Clinton ottenesse la nomination.
Nello specifico, tra gli elettori bianchi la Clinton ha il 57% dei voti contro il 37% di Obama (+1% rispetto ad un analogo sondaggio della settimana precedente", mentre tra i neri Obama ha l'86% e la Clinton il 6% (+11% per Obama). Tra le donne, la Clinton guida per 54% a 40%, tra gli uomini prevale Obama per 51% a 43%.
Un sondaggio del Daily News, pur confermando il distacco di 6 punti in favore della Clinton, fornisce un quadro un po' diverso.
La Clinton avrebbe il 46% contro il 40% di Obama, e gli indecisi ammonterebbero al 14% (qui trovate il sondaggio completo). Rispetto al mese precedente, ci sarebbe stato uno spostamento di 5% in favore di Obama.
Inoltre il senatore vedrebbe accrescere di 6 punti il proprio gradimento (53%), mentre la Clinton perde 7 punti, restando comunque al 58%.
Tuttavia gli esperti dicono che questi sondaggi non tengono conto delle possibili ricadute delle frasi di Obama sulla provincia americana, che potrebbero danneggiarlo soprattutto nelle piccole cittadine dello stato.
Il sondaggio del Daily News evidenzia una spaccatura tra ovest e est in Pennsylvania. La parte ovest, anziana e conservatrice, è terra della Clinton, mentre il sud-est e Philadelphia, più liberale e giovane, è in preda alla Obama-mania. A Philadelphia il vantaggio di Obama sarebbe di 16 punti.
Il sondaggio condotto da Pittsburgh Post-Gazette/Msnbc/McClatchy il 19 aprile dà invece alla Clinton un vantaggio di 5 punti, 48 a 43. Da questo sondaggio emerge che gli indecisi sono soprattutto gli abitanti delle zone rurali dello stato, ovvero in quelle zone in cui la Clinton gode già di consensi al di sopra del 50%. Infatti gli indecisi sono più propensi a votare per la senatrice che per Obama, quindi il margine di vittoria alla fine potrebbe essere più ampio.
Infine la CBS e UWire hanno condotto un sondaggio tra i giovani che frequentano il college in Pennsylvania. L'89% di loro segue le primarie con attenzione (il 42% con molta attenzione) e il 71% preferisce Obama contro il 28% che voterebbe Clinton.Gli studenti ritengono inoltre che John McCain ha l'esperienza e la capacità per essere un buon Presidente (qui il sondaggio completo).
Questi dati non possono però inserirsi pienamente tra i sondaggi elettorali, perchè molti degli studenti che frequentano il college in Pennsylvania provengono da altri stati e sono iscritti nelle liste elettorali del loro luogo di provenienza. Le primarie della Pennsylvania sono chiuse, e quindi solo gli studenti originari dello stato, o che hanno trasferito lì la residenza, potranno effettivamente esprimere il loro voto domani.
2 commenti:
nonostante Ayers e Wright forse i democratici si stanno accorgendo che è meglio nominare Obama anziché andare avanti quasi all'infinito, sfiancandosi.
Mah....
Credo che ormai i polls sugli ultimi stati siano "history".
Obama è in netto vantaggio e avrà la nomination.
Ormai contano le simulazioni per le presidenziali, ricordandosi il sistema "Chi vince prende tutto"...
Come giustamente segnala "Anonimo", Obana non (con)vince nei grandi stati, una mancanza non da poco.
A meno di un cambiamento notevole a seguito dell'onda della nomination, penso che il prossimo presidente sarà repubblicano.
Marco
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