Dennis John Kucinich
Democratico
Età: 62 anni
Professione: ex consulente d'impresa, titolare della Kucinich Communication, ex sindaco di Cleveland, ex senatore dell'Ohio (1995-1997) deputato dell'Ohio (1997-presente)
Fondi raccolti: 1.010.963 $
Budget: 327.094 $
Dopo averci provato quattro anni fa, il "cane sciolto" dei Democratici tenta di nuovo la missione impossibile di conquistare la nomination per la Casa Bianca. Pacifista e strenuo oppositore della guerra in Iraq, è un fervente ambientalista ed è anche un cattolito praticante (nonostante due divorzi alle spalle) e questo influenza le sue posizioni su temi etici, anche se è un fiero sostenitore delle unioni omosessuali.
Di padre croato e madre originaria dell'Irlanda, Kucinich inizia a dedicarsi alla politica fin da giovanissimo: a 23 anni è eletto alla Camera dei rappresentanti dell'Ohio, e a 26 tenta senza successo di essere eletto al Congresso. Alle successive elezioni, i Democratici gli preferiscono un altro candidato, e Kucinich esce dal partito per candidarsi come indipendente. Dopo l'esperienza come sindaco di Cleveland continua a fare politica a livello locale negli anni '80, e nei '90 torna al Congresso, dove si distingue per le posizioni più a sinistra di tutto il partito.
Alla fine degli anni '90 sale agli onori della cronaca per essere uno dei pochissimi Democratici a votare contro l'USA Patriot Act e a chiedere le dimissioni di Bill Clinton a seguito dello scandalo Lewinsky. Nel 2004 si presenta alle primarie chiedendo il ritiro immediato dall'Iraq, la legalizzazione delle droghe leggere e dei PACS e l'uscita dal WTO. Pur non entrando mai in corsa, Kucinich raccolse alla fine 40 delegati e 2 superdelegati.
Dopo due matrimoni conclusisi in altrettanti divorzi, Kucinich è sposato dal 2005 con l'inglese Elizabeth Harper, e ha una figlia nata dalle prime nozze.
Sindaco di Cleveland
Kucinich è entrato nella storia per essere il più giovane sindaco eletto a capo di una metropoli: 31 anni.
Divenne sindaco nel 1977 per una serie di circostanze fortuite: uscito dal partito per dissidi con i vertici, alle elezioni comunali appoggiò il sindaco uscente Perk. Quest'ultimo fu però coinvolto in uno scandalo e fu messo fuori gioco, così Kucinich si presentò contro il candidato democratico che riuscì a superare per appena 3.000 voti.
Da sindaco si contraddistinse uno stile aggressivo e sopra le righe, mettendosi subito in rotta di collisione con il Consiglio Comunale e prendendo alcune decisioni a sorpresa.
Nominò direttore finanziario un giovane di 24 anni e, dopo che una tremenda tempesta di vento e neve colpì Cleveland, rifiutò i 41 milioni di dollari stanziati dal governo perchè li giudicava eccessivi, e si opponeva al piano di ricostruzione architettonica governativo ("se volete potete sempre andare a Disneyland" rispose).
I guai cominciarono quando nominò capo della polizia l'ex sceriffo di San Francisco Richard Hongisto. Questi conquistò subito il consenso popolare, ma ebbe subito dissidi con il sindaco che, dopo pochi mesi, gli chiese di dimettersi. Hongisto rifiutò, ma Kucinich gli diede un ultimatum e la ebbe vinta, scontando però un crollo della popolarità.
Nacque un comitato spontaneo per chiedergli le dimissioni, la polizia respinse gli ordini di Kucinich, e venne così indetto un referendum sull'operato del sindaco, che la spuntò per 236 voti. Nel 1979, sfiancato dalle polemiche, si dimise ed indisse nuove elezioni sperando in un risultato favorevole. La campagna elettorale fu accesissima, e il repubblicano Voinovich, nonostante gli attacchi continui ricevuti da Kucinich, la spuntò.
Posizioni politiche e programma di Dennis Kucinich
Kucinich è un paladino delle libertà civili e un sostenitore di politiche estremamente liberal e di sinistra.
- Politica estera: Kucinich ha votato contro l'intervento in Iraq nel 2002 e ha sempre continuato ad opporsi alla guerra, Il "Piano Kucinich", che ha presentato alle primarie del 2004 e alle elezioni di medio termine del 2006 prevede un ritiro immediato di truppe e contractors, che andrebbero sostituite da forze di pace dell'ONU impegnate nella ricostruzione e nel sostegno alla popolazione. Sostiene una "soluzione diplomatica" per la crisi con l'Iran. E' contrario all'embargo su Cuba e sostiene che bisogna normalizzare i rapporti con il regime castrista.
- Politica economica: Kucinich si oppone alla partecipazione degli USA alla NAFTA e alla WTO, ma è anche un oppositore del libero mercato, che a suo avviso favorisce lo sfruttamento del lavoro in America e all'estero. E' a favore di una semplificazione del sistema fiscale e si oppone al taglio delle tasse deciso da Bush, perchè favorirebbe i più ricchi.
- Politiche sociali: da cattolico praticante, è contrario all'aborto (nel 1996 disse "La vita inizia al momento del concepimento"), ma recentemente si è espresso per una libertà di scelta e a supporto dei diritti delle donne. E' un vegano e sostiene il trattamento etico degli animali. Kucinich è un sostenitore dei matrimoni gay e si oppone alla definizione di matrimonio come "unione tra un uomo e una donna". E' inoltre a favore delle adozioni da parte di coppie gay e per una legislazione più severa riguardo i crimini omofobici. E' fautore di una proposta di riforma del sistema sanitario, per fornire assistenza a tutti i cittadini. Supporta la ricerca sulle cellule staminali.
- Politica interna: Kucinich è contrario alla pena di morte in ogni caso, e ha proposto un disegno di legge per abolirla a livello nazionale. Kucinich vorrebbe abbassare l'età a cui i ragazzi possono bere alcoolici, per poter avviare una campagna di responsabilizzazione dei giovani. E' favorevole alla liberalizzazione delle droghe leggere e all'uso della marijuana a scopi terapeutici. Kucinich è un ambientalista convinto. E' favorevole ad un controllo della diffusione delle armi e ha proposto una legge per proibire l'uso e il porto di armi da difesa. Supporta una riforma delle leggi sull'immigrazione ed è favorevole a concedere la cittadinanza agli immigrati clandestini.
Punti di forza: è un oratore convincente ed è vicino alla gente; ha un certo ascendente nel partito, tanto da poter contare probabilmente già su un superdelegato nonostante i risultati deludenti delle primarie; potrebbe entrare in gioco per la vicepresidenza se avesse un bottino considerevole di delegati.
Punti deboli: è considerato un estremista; le sue politiche sono guardate con sospetto anche nel suo stesso partito; il carattere troppo veemente e impulsivo lo ha più volte messo in difficoltà; non ha ormai possibilità di raggiungere il quorum di delegati; i fondi a sua disposizione sono irrisori.
Fonti: Wikipedia, Washington Post, NY Times, CNN
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