giovedì 27 marzo 2008

Se la nomination è assicurata, perchè Obama e il suo staff continuano ad attaccare la Clinton?

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di Mark Halperin


  1. Vogliono sfruttare più che possono i punti deboli della Clinton, cercando di bloccare il suo consenso crescente nei sondaggi su un possibile confronto tra lei e McCain, perchè sanno che la Clinton userebbe quei sondaggi sull'eleggibilità per convincere i superdelegati.

  2. Vogliono spostare l'attenzione dei media dal Revedendo Wright.

  3. Vogliono dimostrare che sono dei duri (a loro stessi, ai Repubblicani e ai superdelegati indecisi).

  4. Vogliono far capire alla Clinton che rimanere in corsa ha un costo.

  5. Vogliono ricordare ai superdelegati che la Clinton, se ottenesse la nomination, dovrebbe affrontare attacchi molto duri in campagna elettorale.

  6. Vogliono rafforzare il consenso di Obama tra i bianchi giocando ad arte la carta-Lewinsky (come quando hanno raccontato le circostanze che hanno portato Bill Clinton a farsi fotografare con il Reverendo Wright alla Casa Bianca).

  7. Sono arrabbiati con la Clinton e il suo staff.

  8. Pensano - contrariamente a tutti i media - che la Clinton può ancora superarli.

  9. Perchè possono: i media continuano ad evidenziare negativamente le tattiche della Clinton, ma solo raramente sottolineano gli attacchi partiti da Obama - anche se sono in contraddizione con la pretesa del candidato di rifarsi a un nuovo tipo di politica.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Per una semplice ragione:

La nomination non è ancora assicurata.
Se si distrae, potrebbe anche perdere con la Clinton.

Marco

Anonimo ha detto...

Marco, è il punto 8.
Piuttosto, non ho ben capito, dobbiamo noi indicare quale ci sembra il motivo più convincente? :-)

Anonimo ha detto...

ahem ... mi sono perso la faccenda del reverendo Wright.
Un aiutino?

G. ha detto...

http://primarieusa2008.blogspot.com/2008/03/il-reverendo-wright-mette-nei-guai.html

Wright è il padre spirituale di Obama, ma è anche un fondamentalista religioso che vede il cristianesimo come un'arma per liberare i neri, non necessariamente in modo pacifico (teologia della liberazione nera).
Una cosa simile è capitata anche a McCain con il reverendo Hagee, autore di sermoni anti-cattolici e anti-gay - per quanto la cosa possa sembrare curiosa. Solo che McCain da questo punto di vista non deve dimostrare niente.
Obama invece, per ironia della sorte, rischia di passare da musulmano a fondamentalista cristiano.

Anonimo ha detto...

grazie, G.