di Vaughn Ververs (CBS News)
La scelta del candidato alla vicepresidenza è sempre una cosa seria a dispetto dell'atmosfera da luna park che spesso la circonda. Riunioni clandestine con possibili candidati, infinite speculazioni e manovre di partito. E' generalmente la prima decisione importante presa dai due candidati alla presidenza.
Come ha detto l'ex Senatore George Mitchell in un'intervista a Katie Couric "Per prima cosa bisogna cercare qualcuno che non ti danneggi". Detto questo, le caratteristiche richieste per un runnig mate dipendono da quelle del nominato.
Chi sono questi potenziali candidati che adesso si affacciano alla ribalta? Diamo un'occhiata ad alcuni di loroe a cosa possono offrire.
Partiamo dalla decisione di John McCain. La buona norma vorrebbe un bilanciamento in alcune aree chiave - McCain ha bisogno di un conservatore per essere appoggiato da certe aree del Gop, qualcuno che non sia un insider di Washington e che compensi i suoi anni al Congresso, e che sia giovane e un potenziale leader futuro.
Mitt Romney: I due hanno avuto duri scontri durante le primarie, ma si sono rapidamente riconciliati quando l'ex Governatore del Massachusetts ha appoggiato McCain e dichiarato la sua disponibilità alla vicepresidenza. Pro: Romney è diventato molto popolare tra i conservatori e coma alcune mancanze di McCain in economia e in stati chiave come il Michigan. Contro: Romney ha fallito nello sfruttare le sue risorse finanziare, permangono dubbi sulla sua autenticità e sull'impatto della sua fede mormone.
Tim Pawlenty: Il Governatore del Minnesota è stato uno dei primi e più accesi sostenitori di McCain, e una stella nascente del partito. Essendo stato eletto dove i Democratici hanno vinto nelle ultime elezioni, darebbe un sicuro contributo alla causa, e inoltre la convention Repubblicana si terrà a Minneapolis. Tuttavia Pawlenty è forse troppo giovane e sconosciuto sul palcoscenico nazionale.
Mark Sanford: Un altro giovane Governatore che farebbe felici i conservatori, e che condivide l'indignazione di McCain per gli sprechi dell'amministrazione.
Ma Sanford non aiuterebbe McCain geograficamente in nessun modo: se il nominato sarà in difficoltà in South Carolina, lo sarà ovunque.
Rob Portman: L'ex Rappresentante dell'Ohio e ministro delle finanze soddisfa molte delle necessità di McCain.
Argina le difficoltà in politica economica, proviene da uno stato chiave ed è più giovane del nominato.
Purtroppo per lui però non ha l'immagine da star che serve in una campagna elettorale basata sulle personalità.
Charlie Crist: Il Governatore della Florida è certamente nella lista di McCain. Ha contribuito seriamente alla nomination con il suo endorsement poco prima del voto nel suo stato. Crist è molto popolare in uno stato decisivo, ed ha posizioni che piacciono ai conservatori. E' visto con sospetto su alcune questioni sociali, ma senza dubbio sarà sotto esame nelle settimane a venire.
Mike Huckabee: L'ex Governatore dell'Arkansas è stato l'avversario più duraturo di McCain nelle primarie e per questo il suo nome è diventato di casa.
Huckabee aiuterebbe McCain tra i conservatori, soprattutto tra gli evangelici, ma non è mai diventato qualcosa in più di un candidato regionale, proveniente da zone già saldamente Repubblicane.
Condoleeza Rice: L'attuale Segretario di Stato venne inserita nella lista dei possibili candidati presidenziali e, se Barack Obama ottenesse la nomination, sarebbe un buon nome per attrarre sia i neri che le donne. Ma la Rice viene identificata con la guerra in Iraq, un tema su cui McCain non ha bisogno di aiuto: un ticket tutto-guerra non sarebbe vincente.
Kay Bailey Hutchison: Il nome della Senatrice del Texas è venuto fuori quando si è cercato il nome di una donna che potesse contrastare l'appeal della Clinton nel caso ottenesse la nomination. Ma queste considerazioni non possono bastare per un nome che viene oltretutto da uno stato in cui i repubblicani dovrebbero vincere senza problemi.
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