Obama, che è apparso piuttosto affaticato, ha spiegato che la classe operaia bianca caduta in disgrazia durante le amministrazioni Bush e Clinton è particolarmente in collera con la classe politica in generale (l'antipolitica non è esclusiva di casa nostra) "Perciò non possiamo meravigliarci che siano inaspriti e in collera, che si aggrappino alle armi, alla religione o ai sentimenti contro gli immigrati, e all'antipatia verso le persone che non sono come loro, o ai sentimenti contro il libero commercio come modo per sfogare le loro frustrazioni." E, rispondendo alla Clinton e ai Repubblicani "Sono in sintonia, so esattamente cosa succede. So cosa succede in Indiana, in Illinois, in Pennsylvania. La gente è stanca, arrabbiata, frustrata, amareggiata e vuole vedere un cambiamento a Washington".
La Clinton ha replicato quasi immediatamente "Mi è stato riferito che il mio avversario dice che la gente della Pennsylvania che ha affrontato tempi difficili è inasprita. Non è quello che vedo. La gente della Pennsylvania non ha bisogno di un Presidente che li guardi con commiserazione, ma di un Presidente che lotti per loro, che lavori duramente per loro".
Anche da parte di McCain non sono tardate le risposte "Mostra un elitarismo e una condiscendenza verso i lavoratori assolutamente incredibile. E' difficile immaginare un candidato alla Presidenza più fuori sintonia con la classe media" ha detto Steve Schmidt, consigliere di McCain.
In un primo momento, Obama ha difeso le sue dichiarazioni, poi accorgendosi che stava peggiorando la situazione è tornato sui suoi passi ammettendo che quelle frasi "non erano state dette bene come avrei voluto", e parlando proprio in Indiana ha attaccato la Clinton con insolita veemenza "Ecco cosa ha detto la ricca senatrice Clinton 'Non credo che la gente della Pennsylvania sia arrabbiata" e John McCain ha detto 'Come può aver detto una cosa del genere? Non è in sintonia con la gente'. Non sono in sintonia? McCain ha capito solo dopo tre tentativi che i mutui sulle case erano un problema, e io sono quello che non è in sintonia?".
A sua volta la Clinton ha replicato sempre dall'Indiana, dove le parole della canzone "Small town" di John Mellencamp sono una sorta di inno. "Non credo che gli americani siano arrabbiati o inaspriti, credo che abbiano delle buone ragioni per protestare contro patti commerciali ingiusti o salari troppo bassi". Il New York Times riporta commenti degli elettori dell'Indiana particolarmente critici verso Obama: "Sono un operaio, e quelle frasi mi hanno profondamente offeso, e mi hanno ricordato perchè sostengo Hillary", "Religione e armi sono cose che abbiamo avuto per 200 anni", "Non mi sono sentito offeso, ma non mi sono sembrate dichiarazioni molto intelligenti da fare adesso. Qui in Indiana amiamo le nostre piccole città e il nostro modo di vivere. Anche Indianapolis per noi è una piccola città".
Sabato Geoff Garin, il nuovo stratega della campagna elettorale di Hillary Clinton, ha invitato i superdelegati indecisi e quelli che sostengono Obama a considerare le dichiarazioni del senatore come un possibile punto debole in vista delle elezioni presidenziali. "Questo è il tipo di cose che ha creato un baratro tra i Democratici e gli abitanti dei piccoli centri".
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