La ricerca, condotta tra 1.209 elettori registrati, vede Obama in testa con addirittura 19 punti di distacco: 54% contro 35% tra i Democratici registrati e chi tendenzialmente vota per i Democratici.
Il precedente sondaggio di Newsweek, condotto su un campione analogo all'indomani delle vittorie della Clinton in Ohio e Texas, vedeva i due candidati appaiati a pochissima distanza: 45% per Obama e 44% per la Clinton. In un mese e mezzo, quindi, Obama avrebbe guadagnato 9 punti mentre la Clinton ne avrebbe persi altrettanti.
Il nuovo sondaggio vede inoltre Obama in testa sia tra le donne che tra gli uomini, e in tutte le fasce di età.
Tra le pieghe del sondaggio, emerge che la credibilità della Clinon è in caduta libera: solo il 41% degli intervistati giudica la senatrice onesta e degna di fiducia, mentre il 51% pensa l'opposto. Obama e McCain vengono entrambi ritenuti onesti e degni di fiducia dal 61% degli intervistati.
Inoltre il 53% degli intervistati ritiene che Obama condivida i loro valori, mentre solo il 47% lo pensa della Clinton e il 45% di McCain.
La Clinton sembra quindi danneggiata dalle sue gaffe sulla Bosnia molto più di quanto Obama non sia stato danneggiato dalle sue recenti controversie.
Tuttavia, gli indici di gradimento mostrano chiaramente che la dura campagna elettorale interna ai Democratici sta danneggiando entrambi: il gradimento di Obama tra tutti gli elettori scende al 57% contro il 61% di marzo, mentre i giudizi negativi passano dal 28% al 36%. Il gradimento della Clinton scende invece al 49% contro il 56% di marzo, mentre i giudizi negativi salgono dal 40% al 47%.
Ma anche McCain soffre di un calo di gradimento: i pareri positivi passano dal 55% al 52%, quelli negativi dal 35% al 42%.
Per quanto riguarda i possibili testa a testa, le performance di Obama e della Clinton contro McCain si equivalgono. Tra tutti gli elettori, compresi i Repubblicani, in un confronto McCain-Obama, il senatore dell'Illinois vincerebbe di 4 punti (48 a 44), mentre in un confronto Mc-Cain-Clinton la senatrice avrebbe 3 punti di vantaggio (47 a 43). Numeri che comunque sono ritenuti non sigificativi perchè inferiori al margine di errore della ricerca.
Quasi metà (46%) dei Democratici intervistati ritiene che i superdelegati debbano scegliere il candidato più qualificato senza sottostare ai risultati delle primarie. Anche tra i supporter di Obama c'è una consistente percentuale (41%) di persone che vorrebbe lasciare libertà di scelta ai superdelegati.
Il 55% dei Democratici ritiene inoltre che Obama sia il candidato più adatto a battere McCain, contro il 33% di sostenitori della Clinton.
Il 22% ritiene che il fattore razziale penalizzerà Obama, il 27% ritiene che il fatto di essere donna penalizzerà la Clinton, mentre il 36% ritiene che l'età sia un fattore che penalizzerà McCain.
Infine, il sondaggio mostra che tra i Democratici c'è una gran voglia di Al Gore. il 49% dei Dems intervistati sogna che, in caso di stallo alla convention, il partito dia la nomination all'ex vicepresidente.
Qui trovate i risultati completi del sondaggio
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