martedì 15 aprile 2008

I Democratici raccolgono soldi contro McCain

La scorsa settimana era arrivata la notizia che l'organizzazione di una campagna anti-McCain era miseramente fallita per mancanza di fondi. Adesso i Democratici ci riprovano, consci della necessità di tamponare la crescita del candidato Repubblicano nei sondaggi, in attesa che si decida la nomination tra la Clinton e Obama, e che quindi anche nel partito dell'asinello possa partire ufficialmente la campagna elettorale per le Presidenziali.
Alcuni Democratici tra i più abbienti stanno infatti programmando una campagna mediatica di 4 mesi, dal costo di 40 milioni di dollari, per attaccare McCain. La campagna sarà guidata da David Brock (nella foto), l'ex giornalista investigativo che negli anni '90 condusse una campagna finanziata dalla destra contro Bill Clinton.

Brock ha assunto la presidenza del gruppo Progressive Media USA, che si occuperà di questa iniziativa e di altre simili, molto comuni nelle campagne elettorali statunitensi dove sono abitualmente previsti dei finanziamenti per "gruppi di pressione" specificamente pensati per screditare gli avversari e indagare sul loro passato alla ricerca di scheletri nell'armadio.
Dopo il fallimento del tentativo del gruppo Funds for America, con alle spalle il magnate George Soros, Brock ha raccolto in pochi giorni circa 7,5 milioni di dollari che consentiranno di dare il via alla campagna con spot televisivi.

Brock ha spiegato che lo scopo del gruppo è quello di fare il lavoro a cui "la stampa ha rinunciato". "Bisogna riempire questo vuoto, perchè mentre i Democratici combattono, i giornalisti si sono invaghiti di McCain. Perciò McCain può dire ciò che vuole senza che nessuno lo contraddica, e senza che nessuno faccia notare che nel passato ha detto cose molto diverse".
Brock non ha spiegato nei dettagli come si svolgerà la campagna, ma ha preannunciato che sarà un mix di messaggi politici diretti e di argomenti senza collegamenti diretti con le elezioni.

La fama di Brock è ben nota sin dai primi anni '90, quando scriveva per il mensile conservatore American Spectator. Tra le altre cose, Brock accusò Bill Clinton di aver usato i militari dell'Arkansas per coprire le sue scappatelle extraconiugali, accuse che poi diedero il via alla denuncia di Paula Jones per violenza sessuale contro Clinton.
Successivamente Brock si è scusato pubblicamente con Bill Clinton, ed è stato aiutato da Hillary a fondare il movimento liberale e progressista Media Matters.

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