di Christi Parsons e Manya A. Brachear (Chicago Tribune)
Il giorno in cui Barack Obama si presentò per la prima volta nell'ufficio del Reverendo Jeremiah Wright, più vi 20 anni fa, il pastore lo avvertì che unirsi alla Trinity United Church of Christ non era come "mettersi una piuma sul cappello".
Obama era l'organizzatore di una comunità e cercava supporto per il suo gruppo di Chicago sud, e un amico prete di un'altra chiesa gli aveva suggerito che avrebbe potuto avere più successo con i pastori di colore se si fosse unito ad una congregazione.
"Alcuni dei miei colleghi non apprezzano quello che facciamo" gli disse Wright quel giorno "Dicono che siamo troppo radicali. Per altri invece non lo siamo abbastanza".
Obama decise di aderire, e fu tanto influenzato da Wright da intitolare il suo libro "Il coraggio della speranza" ispirandosi proprio ad un sermone del pastore.
Nonostante gli avvertimenti, la sua vicinanza a Wright non sembrò rischiosa per Obama. Si stava costruendo un immagine di organizzatore mentre cercava di essere ammesso alla scuola di legge. Tra le mura della chiesa di Wright, trovò il contatto con la comunità afro-americana che non aveva mai frequentato, essendo stato cresciuto da sua madre e dai nonni bianchi.
Alla chiesa si erano uniti anche importanti politici, intellettuali, giudici e Oprah Winfrey. In Wright trovavano un messaggero spirituale e una guida alla formazione politica. Per qualcuno che volesse candidarsi come sindaco, governatore o senatore dello stato, essere parte della Trinity era un titolo di merito.
Sul palcoscenico nazionale, quel titolo diventa una macchia. La vicinanza con Wright è diventata una spina nel fianco di Obama a causa di vecchi sermoni che il pastore ha ripetuto le scorse settimane.
A questo punto molti si chiedono perchè Obama sia stato membro della Trinity per così tanto tempo. Obama sostiene di non essere stato presente quando il reverendo ha pronunciato quei sermoni, tuttavia era consapevole del rischio, tanto che lo scorso anno Wright non venne invitato all'evento in cui il senatore annunciò la sua candidatura.
"Come puoi far parte di una congregazione per 20 anni e non accorgerti di cose come queste?" si chiedono in molti. Obama non ha mai risposto direttamente, ma a Chicago la risposta non sembra così difficile, visto che Obama e Wright hanno condiviso molte esperienze nell'aiutare i poveri della zona sud, e visto che Wright ha offerto al futuro senatore un'oasi spirituale e culturale.
In città, essere membri della Trinity è visto come una credenziale progressista, un segno di interesse per la giustizia e l'eguaglianza sociale.
"Il rev. Wright è più intellettuale e sofisticato di molti altri pastori. E' un teologo molto serio e coscienzioso. Non fa brevi accenni alla Bibbia, ma offre analisi profonde degli eventi correnti" spiega Kwame Raoul, che ha preso il posto di Obama nel Senato dell'Illinois.
In un'intervista del 2007, Obama ha raccontato "Wright mi ha aiutato a sentirmi a mio agio con i dubbi della fede, e ha ravvivato il mio entusiasmo".
La Trinity Church si è spesso distinta dalle altre chiese nere di Chicago, solitamente più conservatrici. Wright invece si interroga sul senso delle Scritture, ordina sacerdoti anche le donne, difende i diritti dei gay e predica la teologia della liberazione nera, che vede nel gospel la radice dell'esperienza nera.
Il Rev. James Cone, creatore della teologia della liberazione nera, ha detto che Wright ha portato la sua opera un passo più in là. "La Chiesa di Jeremiah Wright è la personificazione di tutte le cose che ho provato a dire". La sua teologia si riflette nel credo "orgogliosamente nero anapologeticamente cristiano" della chiesa, enfatizzato dal fatto che Wright veste spesso degli abiti tipici africani.
Questa sensibilità è evidentemente piaciuta a Obama quando si è avvicinato alla chiesa per la prima volta nella sua vita adulta. La sue radici alla Trinity e la provenienza della sua famiglia dalla zona sud lo trasformarono da un estraneo ad un membro attivo della comunità.
Ma i rapporti con Wright hanno iniziato a compromettersi un anno fa, quando Obama stava preparando la sua scalata alla Casa Bianca. Inizialmente Wright fu invitato a introdurre Obama in un evento pubblico, poi il candidato gli chiese di pregare privatamente.
Poi a marzo le tv hanno cominciato a trasmettere i sermoni incendiari del reverendo, e le cose sono peggiorate quando è stato lo stesso Wright a parlare di fronte alle telecamere.
Obama ha preso le distanze, ma una volta ha dichiarato che si chiedeva se Wright sarebbe stato disposto ad essere ancora più controverso "Se uomini come Wright rinunciano ad entrare in conflitto con i veri poteri e a generare polemiche, rischiano di mettere a repentaglio l'unità della loro comunità".
In risposta a questa sua vecchia dichiarazione, Obama ha spiegato la sua posizione riguardo l'unità, più importante del conflitto "Ho passato tutta la mia vita adulta provando a colmare le distanze tra persone diverse. Ecco chi sono".
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