giovedì 22 maggio 2008

McCain, Huckabee e gli evangelici

di Robert Novak (RealClearPolitics)

John McCain, che ha passato gli ultimi due mesi cercando di consolidare la sua immagine tra la destra del partito, ha un problema di cospicue dimensioni con una componente vitale della compagine conservatrice: gli evangelici. La domanda più importante è se Mike Huckabee è parte del problema o ne è la soluzione.
Questa parte della comunità cristiana non solo non si è riconciliata con McCain, ma guarda invece alla prospettiva di una presidenza Obama come a una piaga biblica che colpisce un popolo di peccatori. Questi militanti guardano all'ex pastore battista Huckabee come al "candidato di Dio" che si candiderà nel 2012. Se queste persone potranno essere catalogate solo come fanatici con dei problemi, dipenderà in gran parte da Huckabee.

Il supporto annunciato da Huckabee a McCain è inequivocabile, e viene visto dallo staff di McCain come un amico ed un alleato. Ma alcuni attivisti stanno mettendo in giro la voce che Huckabee si stia alleando con gli oppositori di McCain. Questo sembra un comportamento assolutamente incredibile visto il suo appoggio pubblico al candidato, ma chi critica i 10 anni dell'amministrazione Huckabee in Arkansas dice che è capacissimo di fare un doppio gioco di queste dimensioni.
McCain e Huckabee sono stati rivali amichevoli nelle primarie, uniti dal disprezzo verso Mitt Romney. In effetti McCain potrebbe non essere dove si trova oggi se Huckabee non avesse mobilitato gli elettori della destra religiosa contro Romney in Iowa. Gli sforzi di Romney di sovrastare McCain tra l'elettorato conservatore del Sud sono stati vanificati dai successi di Huckabee. Appena McCain raggiunse la nomination, Huckabee si affrettò a ritirarsi per appoggiarlo.

Tuttavia, la comunità evangelica non ha gradito questo supporto. Un importante attivista che ha chiesto l'anonimato, racconta che Huckabee, in una conversazione privata, ha espresso la convinzione che una presidenza di Obama sia ciò che gli americani meritano, in linea con una profezia biblica.
Alla base di questo movimento favorevole alla vittoria di Obama ci sarebbe il leader conservatore della Virginia Michael Farris.
Strenuo sostenitore di Huckabee, Farris non ha appoggiato McCain e mai lo farà. "Sono preoccupato per le scelte che potrà fare" mi ha detto "a partire da quella del vicepresidente". Ovviamente lui vorrebbe che scegliesse Huckabee, ma ammette "Capisco che non è neanche ipotizzabile".

Al quartier generale di McCain nessuno ha dubbi sulla lealtà di Huckabee, anche se in molti sono consapevoli di non aver usato abbastanza bene il suo appoggio. Paradossalmente sono più preoccupati per il fatto che Ron Paul sia ancora in corsa e non abbia intenzione di appoggiare McCain a novembre.
Ma anche prendendo per buono l'appoggio di Huckabee, è chiaro che l'ex pastore voglia rimanere nel giro. Ha fondato gli Huck PAC per sostenere i candidati al Congresso, i suoi supporter hanno aperto un sito (Huck4America.com) e sistanno battendo perchè McCain non scelga Romney come vice.
Mike Huckabee è emerso dall'oscurità per diventare un importante fattore alla guida dei cristiani evangelici. McCain conta su di lui perchè convinca gli elettori che preferirebbero aspettare una vittoria di Huckabee nel 2012, a rinunciare a questo sogno.

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