I numeri sono impressionati, ma se applicati ai soli 28 delegati elettivi della West Virginia significano che la Clinton potrebbe avere dai 12 ai 15 delegati in più rispetto a Obama, troppo poco per spostare gli equilibri.
Da questo punto di vista Obama può dormire sonni tranquilli, ma ci sono altri aspetti irrisolti che la West Virginia potrebbe aggravare, come ad esempio il suo appeal verso il ceto medio, gli anziani e le classi operaie in vista di novembre.
E' proprio in questi stati che ci sono le maggiori perplessità sulle possibilità di successo del senatore dell'Illinois, sia per il suo retaggio razziale e culturale, sia per questioni riguardante il patriottismo o l'eccessivo liberismo. E è proprio in questi stati che, anche tra i Democratici, continuano ad attecchire le critiche di vecchia data ad Obama, tra cui il sospetto che sia musulmano.
Anche se la West Virginia è uno stato tradizionalmente Democratico, le tensioni razziali non hanno partito, e sono ancora molto diffuse, in un modo che rende difficile prevedere il risultato di novembre. Gruppi conservatori legati alla religione e sostenitori del possesso libero di armi da fuoco sono riusciti nell'impresa di portare George Bush a vincere nel 2000 e nella misura di 3 a 1 nel 2004.
Oltre a questo, ci sono altri problemi che la politica non ha saputo risolvere, in particolar modo il prezzo del carburante che qui tocca cifre record (4$ al gallone) in corrispondenza con i salari tra i più bassi degli Usa.
Dal 1916, nessun Presidente Democratico è stato eletto senza aver vinto in West Virginia, e molti Democratici vorrebbero che Obama "guardasse negli occhi la gente comune rispondendo alle loro perplessità, anche a quelle a cui ha già risposto, come la sua fede religiosa" dice Bob Pasley, Rappresentante di Wayne County.
I più anziani ricordano ancora la visita fatta da John F. Kennedy nel 1960. In molti erano scettici per la sua fede cattolica, per la sua giovane età e per la sua reputazione troppo liberal. Kennedy girò tutto lo stato e "Fu la cosa più grande mai accaduta qui, da molto molto tempo" ricorda Pasley.
Esponenti di entrambi i partiti concordano nel dire che il vantaggio della Clinton è dovuto sia all'appeal verso la classe operaia, sia alla nostalgia per suo marito Bill, che infatti nell'ultima settimana è apparso più spesso di Hillary in comizi e incontri.
Sono pochi gli elementi che potrebbero permettere a Obama di contenere i danni: nonostante tutto, la Clinton non ha fatto faville tra i superdelegati, tanto che Obama ha ottenuto il pesante appoggio del Senatore Jay Rockefeller IV. Inoltre, per la prima volta, gli elettori indipendenti potranno votare alle primarie Democratiche.
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