domenica 11 maggio 2008

Mark Salter all'assalto di Obama

Mark Salter, il manager della campagna elettorale di McCain, rinuncia al suo tradizionale understatement per diramare uno dei comunicati più duri visti sin qui in questa campagna elettorale. Il suo bersaglio sono alcune recenti dichiarazioni di Barack Obama particolarmente polemiche verso McCain, che a detta di molti osservatori aprono ufficialmente la campagna per le presidenziali.
Nel comunicato, Salter accusa Obama di aver usato delle espressioni "tali da riferirsi in modo non particolarmente sottile all'età del Senatore. Questo è un comportamento tipico della campagna elettorale di Obama, ormai conosciamo bene questa nuova strategia politica: per prima cosa, chiedi rispetto al tuo avversario, poi lo attacchi, mistifichi le sue dichiarazioni e le usi per mettere in discussione la sua integrità. Si chiama ipocrisia, ed è il più vecchio tipo di politica.

E' importante capire cosa sta provando a fare il Senatore Obama: prova disperatamente a delegittimare le discussioni che portano a legittime domande riguardo il suo giudizio e la sua preparazione.
Con le loro parole e le loro azioni, Obama e i suoi sostenitori hanno reso evidente che ogni critica su ogni argomento - dal suo desiderio di alzare le tasse per milioni di piccoli investitori, al suo progetto di incontrarsi faccia a faccia con il presidente iraniano Ahmadinejad - costituisce un attacco personale.
Il Senatore Obama è fiducioso nel fatto che i media continueranno a formare una barriera protettiva attorno a lui, e ha buoni motivi per farlo. visto che seri giornalisti hanno ammesso di perdere la loro obiettività quando parlano di lui.

Oggi il Senatore Obama si è lamentato per alcune dichiarazioni in cui John McCain citava il fatto che un leader di Hamas ha dichiarato che la loro organizzazione "tifa" per Obama.
Infatti il 13 aprile un consigliere di Hamas ha detto "Ci piace Obama, speriamo che vinca le elezioni e crediamo che sia come John Kennedy, grande uomo di grandi principi, con una visione in grado di cambiare il ruolo dell'America nel mondo".
McCain non ha mai detto che Obama sostiene Hamas, ma è più che giusto citare queste frasi perchè ci dicono molto sulle implicazioni della sua politica.
Nel suo discorso di questa settimana. Obama ha ribadito che è "saggio" incontrare personalmente i nostri nemici, compresi Ahmadinejad, Kim Jong Il, Hugo Chavez e Raul Castro. Il Senatore McCain non potrebbe essere più in disaccordo. Piuttosto che sare a questi dittatori l'onore di incontrare il Presidente degli Sati Uniti, John McCain ha intenzione di incontrare i campioni dei diritti umani e a chi si batte per la libertà."

La risposta da parte di Obama è arrivata a stretto giro di posta per bocca del suo portavoce Bill Burton "Chiaramente le frasi di Obama non avevano nulla a che vedere con l'età di McCain, a dispetto della bizzarra interpretazione di Mark Salter. E' chiaro il motivo per cui un candidato che vuole dare un terzo mandato alla disastrosa politica di George Bush cerchi di distrarre l'opinione pubblica tramite attacchi di questo tipo, ma non è il tipo di campagna che John McCain aveva promesso agli americani".

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