martedì 10 giugno 2008
15 cose che McCain sottovaluta
di Mark Halperin (TIME)
1. Lo sbalorditivo entusiasmo che Obama ispira nei suoi sostenitori - e quanto questo contrasti con il rispetto, ma non la passione, di cui McCain gode da parte dei suoi supporter (e l'entità dei sostenitori di Obama).
2. La differenza di categoria tra l'organizzazione di Obama e la sua
3. La difficoltà di correre contro due avversari in un colpo solo. Mccain dovrà 1) esplicitamente criticare l'attuale Presidente Repubblicano davanti agli elettori Repubblicani e 2) cercare di impedire l'evento storico dell'elezione del primo Presidente afro-americano che molti nel paese (e nei media) desiderano.
4. L'onnipresente pericolo di ricordare Bob Dole o una delle gaffe alla Bob Dole (cadere dal palco, sembrare un fossile di Washington, o apparire arrabbiato e fuori sincrono)
5. Quanto poco agli americani interessi la politica estera (ad eccezione della guerra in Iraq) quando l'economia è in crisi.
6. Quanti elettori (anche fedelissimi Repubblicani) temano l'idea di un virtuale terzo mandato di Bush.
7. Quanti esponenti dei media temano l'idea di dover coprire un virtuale terzo mandato di Bush (e quanto credano al fatto che McCain sia il proseguimento di Bush-Cheney).
8. Il modo in cui le enormi carenze di McCain in economia possano far sembrare Obama (che pure non è ferratissimo sul tema) una specie di unione tra Bob Rubin, Bill Clinton e Lou Dobbs.
9. Che molti nel suo partito credono ai sondaggi secondo cui le sue possibilità di vittoria non superano il 30% (e quanto questo influenzi le loro apparizioni televisive).
10. Che spesso nell'America di oggi la percezione e lo stile battono la realtà e la sostanza.
11. Che l'età è solo un numero finchè non è un numero molto alto - in quel caso diventa un difetto.
12. Quanto sembri vecchio quando si sforza di apparire "presidenziale2 - e quanto renda incongruente il suo messaggio di cambiamento.
13. Quanto saranno difficili i dibattiti quando il supposto inesperto Obama dal supposto discutibile raziocinio andrà ad affrontare McCain faccia a faccia anche su temi come la sicurezza nazionale.
14. Quanto Obama faccia sentire importanti i suoi elettori ("noi siamo il cambiamento che stavamo cercando") mentre McCain istruisce e tiene lezioni ai sostenitori.
15. Con quanta irruenza Obama adesso si proporrà come il candidato di tutti, in grado di celebrare sia il cambiamento che la grandezza dell'America.
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3 commenti:
Obama può contare sull'emotività e la passione(Change, We Can, etc), ma nei confronti con McCain conviene stare sull'oggettività per evidenziare i punti deboli di McCain?
Bush è stato rieletto anche grazie all'emotività... Non si cambia il comandante in capo, siamo nella guerra al terrore e altro slogan.
Però non è facile far presa sulla classe bianca lavoratrice (vedi rischio di essere elitario).
E' un bel quiz.
Probabilmente ora Obama ha l'effetto della nomination che poi scemerà.
Intanto però il tempo gioca a favore anche per far svanire i dissidi interni al partito democratico.
Uno dei punti chiave sarà la scelta del vice, non solo per il nome, ma anche per il tempismo.
Quando converrà fare l'annuncio per alimentare l'onda?
Marco
Obama può contare sull'emotività e la passione(Change, We Can, etc), ma nei confronti con McCain conviene stare sull'oggettività per evidenziare i punti deboli di McCain?
Bush è stato rieletto anche grazie all'emotività... Non si cambia il comandante in capo, siamo nella guerra al terrore e altro slogan.
Però non è facile far presa sulla classe bianca lavoratrice (vedi rischio di essere elitario).
E' un bel quiz.
Probabilmente ora Obama ha l'effetto della nomination che poi scemerà.
Intanto però il tempo gioca a favore anche per far svanire i dissidi interni al partito democratico.
Uno dei punti chiave sarà la scelta del vice, non solo per il nome, ma anche per il tempismo.
Quando converrà fare l'annuncio per alimentare l'onda?
Marco
Perché è uscito due volte il post?
Ho fatto un solo click.
Scusate per lo spazio (bis)occupato.
Marco
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