mercoledì 18 giugno 2008

Sondaggi: sentimenti contrastanti sul dream ticket

Molti Democratici amano Hillary Clinton, ma tantissimi indipendenti e Repubblicani non la sopportano, suggerendo possibili effetti collaterali per Barack Obama se decidesse di sceglierla come vice.
Un sondaggio della Associated Press-Yahoo News dimostra che il "dream ticket" potrebbe fare breccia fra le elettrici, ma impedirebbe ad Obama di vincere tra quegli indipendenti che possono risultare decisivi per la vittoria finale, e che il Senatore dell'Illinois sarebbe vicino a conquistare senza la Clinton.
Inoltre la presenza della Clinton nel ticket potrebbe portare molti conservatori a coalizzarsi contro i Democratici - e a raccogliere fondi per il GOP - pur non amando particolarmente McCain.
Dal sondaggio emerge che il 32% degli indipendenti non apprezza la Clinton, il 10% in più di quelli che non amano Obama. Gli indipendenti rappresentano un quarto degli elettori registrati nelle elezioni del 2004.
Il 67% dei Repubblicani ha un'opinione molto negativa della Clinton, il 24% in più di quelli che hanno la stessa opinione su Obama. Tra i conservatori il divario è simile: il 58% ha un'opinione molto negativa della Clinton, il 40% ce l'ha di Obama.

Un altro gruppo con sentimenti piuttosto negativi verso la Clinton è quello dei maschi bianchi al di sotto dei 30 anni e che hanno frequentato il college e di classe economica alta, ovvero i sostenitori più accaniti di Obama in queste primarie, assieme ai neri.
Tuttavia la Clinton è molto popolare dai bianchi più anziani, dai cattolici e dagli ispanici, tutti gruppi che guardano ancora con sospetto Obama.
Il gradimento dei due è invece molto simile nella classe operaia bianca, che pure nelle primarie ha votato in stragrande maggioranza per la Clinton.

Secondo il sondaggista Repubblicano Whit Ayres, la Clinton potrebbe danneggiare Obama, ma solo in quegli stati che i Democratici perderebbero comunque. Ma la storia dimostra che la scelta del vice presidente non porta sempre gli effetti sperati.
Nel 1984, quando Walter Mondale scelse Geraldine Ferraro come candidata vice, il 50% degli elettori interpellati in un sondaggio disse quella scelta li incoraggiava a votare per il Democratico. A ottobre, quando il marito della Ferraro fu coinvolto in una indagine del fisco, la maggioranza degli elettori disse che la sua candidatura li aveva allontanati da Mondale.
Quattro anni dopo, quando George H. Bush scelse come vice il giovane e semi-sconosciuto Dan Quayle puntando sulla sua immagine fresca, non pensava che di lì a un mese sarebbero scoppiate polemiche sulla carriera militare di Quayle.

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