martedì 27 maggio 2008

Cosa vuole Hillary?

di Karen Tumulty (TIME)

Una uscita elegante non è mai una cosa facile quando si ha a che fare con l'ego e l'ambizione della politica presidenziale. Ecco perchè negli ultimi giorni sono partiti segnali in codice per quei sostenitori di Hillary Clinton che si sono mostrati disponibili a mollare. Gli emissari della Clinton sottolineano che ha smesso di attaccare Obama e non ricomincerà.
L'ultimo giro di chiamate ha chiarito che, anche se ci sono ancora battaglie da combattere, la guerra è persa. E ci si chiede quali saranno i termini per la resa. Suo marito, ad esempio, pensa che debba avere un premio di consolazione. Secondo persone vicine all'ex Presidente, Clinton ritiene che obama dovrebbe offrire a Hillary il posto di vice, e sta facendo pressioni perchè questo accada. Hillary è molto più incerta su cosa fare "E' chiaro che tutta la faccenda è cambiata, ma non so cosa ha intenzione di fare" ha detto un suo consigliere.

Anche se la Clinton non fosse nel ticket, la gamma di cose che potrebbe volere è ampia, da un aiuto per pagare i debiti della campagna elettorale a un omaggio simbolico alla convention. Il team di Obama sa che la Clinton vuole soprattutto vedere riconosciuti i propri sforzi, ma non si sa ancora come. "Non ci sono state discussioni tra i due staff" ha detto David Axelrod "Nessun negoziato, rispettiamo la sua decisione di andare avanti". Ma tutti sanno che prima o poi verrà il momento della decisione, e sanno anche che il negoziato non sarà facile. "Ci aspettiamo il peggio" ha detto un consigliere di Obama.

Qual è l'influenza della Clinton? Certamente più di qualche mese fa. Anche se non riuscirà a rimontare, le vittorie in West Virginia e Kentucky le hanno permesso di avvicinarsi a Obama nel voto popolare. Questo le dà il diritto di volere il posto di n° 2 o altre cose.
Ma molti consiglieri della Clinton sono dubbiosi sul fatto che Obama possa offrirle un posto nel ticket, soprattutto perchè si ritroverebbe Bill a bordo. La presenza dei Clinton minerebbe anche il suo messaggio di cambiamento. Tuttavia i consiglieri sostengono che per unificare il partito si potrebbe scegliere uno dei maggiori sostenitori della Clinton, come Evan Bayh o Ted Strickland.
Ma nessuno di loro consentirebbe a Obama di conquistare gli elettori della clinton - donne, ispanici, operai bianchi - che in molti stati chiave sembrano irragiungibili. "C'è ancora molto entusiasmo per lei" ha detto la leader di un'organizzazione femminile. Molte donne sono irritate per quelli che hanno interpretato come maltrattamenti sessisti nei confronti della Clinton, e un neonato gruppo di attiviste ha raccolto in quattro giorni 230.000$ usati per comprare spazi pubblicitari per Hillary.

A questo punto, il trattamento riservato da Obama alla Clinton - e viceversa - avrà un grande impatto su ogni accordo tra i due. Jesse Jackson, che ha una grande esperienza su come condurre lunghe e aspre primarie e poi riconciliarsi, ha detto "Il vincitore ha bisogno dello sconfitto". Ma ha anche aggiunto che se lo sconfitto non mette da parte il "dolore", il partito è condannato. Niente spingerà i sostenitori dello sconfitto sul carro del vincitore come vedere il loro candidato coinvolto pienamente con lui. D'altro canto quando le relazioni post-primarie non decollano - tutti ricordano quanto fu lancinante vedere Jimmy Carter inseguire Ted Kennedy per stringergli la mano sul palco della convention del 1980 - il risultato è fatale.
Obama ha ricevuto il messaggio. Ha rinunciato a proclamare la vittoria dopo l'Oregon, e nel suo discorso in Iowa ha lodato "il coraggio e l'impegno" della Clinton, e ha dichiarato l'unità di intenti. Le frasi che ha usato sono molto simili a quelle che la Clinton chiedeva. Un'altra dimostrazione della volontà di Obama di fare pace si avrà se, superando le perplessità di molti alleati, aiuterà la Clinton a pagare gli oltre 20 milioni di debiti della sua campagna elettorale. E' una questione urgente, lei ha tempo solo fino alla fine di agosto per rifondere i debitori.

Forse la domanda più complicata alla fine sarà questa: se la vicepresidenza non è il destino della Clinton, che ruolo avrà nella convention? Con il suo impegno si è guadagnata la possibilità di parlare, e molti temono che voglia far votare i delegati riaprendo le divisioni. Se e come la Clinton e Obama riusciranno ad arrivare ad un accordo dirà molto agli elettori riguardo entrambi. E potrà determinare se un Democratico verrà eletto a novembre.

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4 commenti:

Anonimo ha detto...

Hillary ha bisogno di recuperare quei 15 milioni di dollari di indebitamento per la nomination.

Il ticket indebolirebbe Obama.

E Obama ha una macchina raccoldi fondi che può aiutare la sua ex rivale.

Marco

Anonimo ha detto...

caro, Marco
http://atlantix.wordpress.com/2008/05/26/povera-hillary-e-gia-in-in-saldo/
il link già dice tutto.
LOL


Daniele

Anonimo ha detto...

Bel sito, LOL.

In effetti il mercato anticipa sempre quello che poi succede.

La campagna per la nomination è stata chiusa di fatto il 6 maggio (Indiana e North Carolina).

Marco

Anonimo ha detto...

Dal 14 maggio sul sito http://www.usaelectionpolls.com/ (dedicato alle nomination) non aggiornano più i polls Obama Vs Hillary, ma sono ormai proiettati dai polls Obama Vs McCain.

Marco