sabato 31 maggio 2008

Verso il voto: le primarie democratiche a Porto Rico

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Il Commonwealth di Porto Rico (o Puerto Rico o Portorico) è uno stato liberamente associato agli USA. E' la più piccola isola delle Grandi Antille, tra la Repubblica Dominicana e le Isole Vergini americane.
La storia di Porto Rico nell'era precolombiana è pressochè sconosciuta, eccezion fatta per delle scoperte archeologiche recenti che hanno permesso di identificare a grandi linee i popoli e le culture dominanti. Nel 1493 Cristoforo Colombo giunse a Porto Rico durante il suo secondo viaggio alle Antille, e trovò l'isola popolata da tribù indiane Arawak. Colombo battezzò l'isola San Juan Bautista, ma poi l'esploratore Martin Alonso Pinzòn, che si era separato dal navigatore genovese nel 1492, rivendicò la primogenitura della scoperta e ottenne dalla Corona spagnola la concessione per colonizzare l'isola, che venne ribattezzata Puerto Rico.
La popolazione indigena venne rapidamente rimpiazzata da schiavi africani portati dai colonizzatori spagnoli. Alla metà del 1800, Porto Rico era rimasta, con Cuba, l'ultima colonia spagnola nel nuovo mondo. Nel 1868 una prima insurrezione indipendentista venne sedata, ma nel 1897 il governo spagnolo accettò di proclamare l'autonomia dell'isola, che però avrebbe continuato ad avere un governatore nominato dalla Spagna. L'anno dopo scoppiò la guerra ispano-americana, e con il Trattato di Parigi nel 1898 Porto Rico venne ceduta agli USA assieme a Guam e alle Filippine. Nel 1917, ai portoricani venne riconosciuta la cittadinanza americana (per poterli arruolare nell'esercito).
Dopo la seconda guerra mondiale iniziarono lotte per l'indipendenza, culminate nel tentativo di assassinare il presidente Truman nel 1950. A seguito di questo evento, gli USA consentirono ai portoricani di indire un referendum con cui si stabilì l'attuale status di Commonwealth. Porto Rico è oggi guidata da un governatore democraticamente eletto e da un Assemblea legislativa bicamerale, e pur beneficiando di alcuni legislativi degli USA, i cittadini dell'isola non possono votare per le presidenziali americane. Negli ultimi anni le lotte per definire lo status politico non si sono arrestate, e l'isola è divisa in parti quasi uguali tra chi vorrebbe rafforzare il Commonwealth, chi vorrebbe l'indipendenza e chi al contrario vorrebbe diventare uno stato federale USA a tutti gli effetti.
All'inizio del XX secolo l'economia di Porto Rico si basava prevalentemente sull'agricoltura, ma a partire dalla Grande Depressione si è sviluppato un fiorente settore industriale soprattutto a livello farmaceutico e manifatturiero. L'isola è anche una rinomata meta turistica.
Porto Rico ha circa 3.920.000 abitanti (il numero di emigrati portoricani negli USA è superiore ai 4 milioni e mezzo), l'etnia dominante è quella dei bianchi, principalmente meticci discendenti dagli spagnoli. La seconda etnia è quella dei neri discendenti dagli schiavi africani. La religione prevalente è quella cattolica (73%).

Le primarie Democratiche del 1 giugno (quelle Repubblicane si sono tenute a febbraio con vittoria di McCain) mettono in palio 63 delegati, di cui 55 elettivi e 8 superdelegati con il sistema della primaria aperta. Dei 55 delegati elettivi, 36 vengono assegnati proporzionalmente sulla base dei risultati negli 8 distretti elettorali, mentre i restanti 19 vengono assegnati sulla base dei risultati totali, con uno sbarramento al 15%. Inizialmente era previsto un caucus per il 7 giugno, poi annullato. La convention si terrà il 21 giugno, e degli 8 superdelegati 4 appoggiano la Clinton e 2 Obama.
I sondaggi assegnano un vantaggio a doppia cifraa Hillary Clinton, che ha fatto nell'isola una campagna elettorale intensa anche grazie a Bill e Chelsea: secondo un poll locale di El Vocero e Univision la senatrice sarebbe al 59% contro il 40% di Obama, mentre un sondaggio di Research & Research del 5 aprile dava la Clinton al 50% e obama al 37%.
I seggi si aprono alle 8 ora locale (le 14 in Italia) e chiudono alle 3 del pomeriggio (le 21 da noi).

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