martedì 27 maggio 2008

McCain rende pubbliche le sue cartelle cliniche

I 5 anni e mezzo di prigionia in Vietnam hanno indubbiamente cambiato la vita di John McCain ma adesso, a 71 anni, è improbabile che quel lontano trauma accorci la sua aspettativa di vita o porti a problemi fisici o mentali attualmente non visibili. Questa è una delle conclusioni più importanti che emergono dalla diffusione delle cartelle cliniche di McCain, la cui pubblicazione era molto attesa a causa delle perplessità sullo stato di salute presente e soprattutto futuro del candidato Repubblicano. Questa conclusione deriva anche da una serie di ricerche sugli effetti della prigionia condotto su un campione di aviatori compagni di McCain nel famigerato "Hanoi Hilton".

Per tre ore, 20 reporter sono stati autorizzati a visionare le oltre 1000 pagine di cartelle cliniche di McCain, che coprono gli anni dal 2000 al 2008, ovvero a partire dall'operazione per rimuovere un melanoma alla pelle potenzialmente letale.
Secondo i referti dei medici, c'è il rischio che McCain sviluppi di nuovo una forma di tumore alla pelle, e per questo si sottopone a visite di controllo molto frequenti. L'ultima visita, del 12 maggio, non ha evidenziato nessun segnale preoccupante.
McCain prende medicine per tenere sotto controllo il colesterolo e occasionalmente ha dei polipi benigni al colon, ma gode invece di ottima salute cardiaca, "il suo cuore è fisiologicamente più giovane" secondo uno dei suoi medici.

Gli esperti che hanno visionato le cartelle cliniche hanno evidenziato che l'unica seria preoccupazione riguarda il cancro alla pelle, per la frequenza con cui si è ripresentato, anche se i continui controlli - che diventerebbero maggiori in caso di elezione - dovrebbero far diminuire i rischi.
Per quanto riguarda le conseguenze della prigionia, non ci sono ancora studi che evidenzino l'incidenza sulla durata della vita nè sulla salute mentale. Gli unici effetti visibili sono quelli agli arti: McCain si ruppe entrambe le braccia e una gamba lanciandosi fuori dal suo aereo nel 1967, e le cure inadeguate, assieme alle torture, lo hanno lasciato con una ridotta mobilità delle braccia.
Dal suo rimpatrio è stato sottoposto spesso a controlli, anche se per molti anni si è sottratto alle visite.
Dopo le tre ore di visione dei documenti, i medici di McCain hanno partecipato ad una conferenza stampa di 90 minuti, da cui sono stati esclusi il New York Times e il Times.
E' dal 1980 che è diventato di routine per i candidati rilasciare documenti sullo stato di salute, anche se con modalità diverse: George W. Bush rilasciò i suoi documenti e permise interviste ai suoi medici, ma non rispose mai alle domande sulla sua salute, al contrario del padre, di Bob Dole, John Kerry e Michael Dukakis che rilasciarono anche interviste. Bill Clinton invece lo fece solo al secondo mandato.
(Nella foto, McCain al suo ritorno dal Vietnam nel 1973, accolto da Nixon)

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