giovedì 31 gennaio 2008

I soldi delle primarie

Mai come quest'anno i soldi hanno rappresentato un elemento così importante nella campagna elettorale per le primarie. La presenza di candidati dotati di un grande patrimonio personale, assieme alla presenza di notevoli interessi economici in ballo, ha fatto sì che in queste primarie 2008 siano state raccolte e spese cifre da record, mai viste in precedenza. Questo ha anche avuto come conseguenza un rapido calo del numero di candidati in ballo, e ha diminuito il numero di outsider (praticamente ridotto al solo Huckabee).
Basti pensare che nelle prime due settimane di primarie, i sei candidati favori dei due partiti hanno raccolto in totale 400 milioni di dollari, e ne hanno speso l'80%. Ora, nelle vicinanze del Super Tuesday, molti candidati sono letteralmente in bolletta, e i motivi dei ritiri eccellenti di queste ultime ore vanno ricercati anche in questo aspetto.
E per il Super Tuesday, molti candidati stanno dirottando i loro investimenti pubblicitari sulle reti via cavo CNN e Msnbc, più economiche, piuttosto che sui tradizionali spazi all'interno del Super Bowl, che quest'anno hanno raggiunto prezzi da capogiro.

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I Democratici sono quelli che hanno raccolto la maggior parte di questi fondi. Al primo posto c'è ovviamente Hillary Clinton, che ha ricevuto un totale di 90.935.788 $ di cui la stragrande maggioranza da singoli individui, tanto da potersi permettere anche di rifiutare l'appoggio di un discusso gruppo californiano, Vote Hope. Finora ne ha spesi oltre 40.000.000.
Al secondo posto c'è Barack Obama, con 80.256.426 $ interamente donati da singoli individui. Finora ne ha spesi 44.000.000. Il mese di gennaio ha visto però il senatore dell'Illinois superare la rivale, con ben 32 milioni raccolti.
Ben distanziato c'è (c'era) John Edwards, che ha raccolto 30.329.152 $ e ne ha spesi circa 18 milioni. Pur avendo ancora in cassa 12 milioni, non poteva pensare di fare il botto il 5 febbraio, ed ecco uno dei motivi del suo ritiro.
Con Edwards fuori gioco, rientrano in ballo i suoi finanziatori. Pochi minuti dopo il suo ritiro, i consiglieri di Obama e della Clinton si sono subito fatti sotto con i donatori chiedendo il loro appoggio. Deborah Rappaport, una filantropa di San Francisco che nell'ultimo mese ha finanziato Edwards, ha già annunciato che questa settimana farà raccolta fondi per Obama, garantendogli il suo aperto supporto. Anche l'avvocato Mitchell berger, che in passato ha appoggiato Al Gore, si unirà al team di Obama. Per ora, tra i finanziatori di Edwards, solo l'avvocato J.J. McKernan ha annunciato che appoggerà la Clinton, di cui è vecchio amico.
Tra gli altri Democratici, i soldi sono stati la più importante causa di ritiro: Dodd, Biden e Kucinich hanno raccolto circa un decimo dei due front-runner, e Richardson ha fatto poco meglio, con circa 18 milioni di dollari, tutti finiti nel giro di poche settimane. Chi ha raccolto meno di tutti è Mike Gravel, con meno di mezzo milione di dollari, che però è ancora in corsa.

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Tra i Repubblicani, l'unico che non ha problemi è il milardario Mitt Romney. L'ex governatore del Massachusetts ha messo insieme 62.829.070 $, di cui oltre 17 milioni provengono dal suo patrimonio personale. Finora ne ha spesi ben 53 milioni, ma non c'è dubbio che in caso di bisogno potrà ancora attingere alle proprie tasche.
Chi ha raccolto più fondi tra i privati cittadini è stato Rudy Giuliani, con 47.253.521 $, di cui oltre 30 però spesi nella fallimentare campagna elettorale in Florida. Sembra paradossale, ma lo staff di Giuliani ha lavorato senza ricevere stipendio proprio perchè tutti i milioni raccolti sono stati investiti in pubblicità e altro.
Nel caso di Giuliani, il suo principale finanziatore, Richard Hug, ha già detto che non sosterrà altri candidati, mentre il facoltoso avvocato Richard Naylor (che era candidato come delegato per Giuliani in California) si è già unito alla campagna di McCain.
Proprio John McCain è sicuramente il candidato che finora è riuscito ad ottenere il miglior risultato con il minore sforzo. Ha raccolto 32.124.785 $, la maggior parte da singoli cittadini ma una minima parte anche da gruppi di potere e dal partito, e ne ha spesi 28.636.157. McCain aveva terminato il 2007 con oltre 4 milioni di dollari, ma la vittoria nelle prime votazioni gli ha permesso di mettere insieme 7 milioni di dollari nelle ultime settimane. Adesso l'appoggio di Naylor lo dovrebbe mettere in una situazione finanziaria più solida.
Chi è invece letteralmente in bolletta è Mike Huckabee, che però ha davvero fatto miracoli, visto che è arrivato ancora in corsa al Super Tuesday avendo raccolto solo 2.345.798 $, di cui quasi 2 milioni già spesi. Anche lo staff di Huckabee lavora senza aver ancora percepito uno stipendio, e il candidato ha deciso di non spendere altri soldi per la pubblicità nei maggiori stati.
E' particolarmente parsimonioso Ron Paul, che ha raccolto 8.268.453 $ e ne ha spesi meno di 3, visto che la sua campagna elettorale si svolge soprattutto con apparizioni 'in loco' più che con spot pubblicitari.
Aveva raccolto 12.828.111 $ Fred Thompson, ma ne ha spesi quasi la metà nelle prime settimane, senza risultati.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho letto da qualche parte che i soldi raccolti, ma non investiti, da Ron Paul durante la sua campagna elettorale potrebbero essere riutilizzati in seguito, in quanto si ventila la possibilità che corra da solo o con il Partito Libertario. Oppure che vengano semplicemente donati da Paul per la campagna del candidato di questo partito. Possibile?

G. ha detto...

Sì, il Libertarian Party presenta ogni volta i suoi candidati alle presidenziali (con risultati attorno allo 0,30%), però è improbabile che sia Paul, visto che lui stesso ha declinato l'invito