mercoledì 30 gennaio 2008

Risultati 29 gennaio: Florida

Dopo un testa a testa risolto solo con l'ultima manciata di voti, John McCain vince le primarie in Florida superando Romney e, grazie al sistema "winner takes all", si aggiudica tutti e 57 i delegati in palio, facendo un deciso salto verso la nomination.
Per la vittoria di McCain è stato decisivo il successo ottenuto tra gli over-60 e soprattutto tra gli ispanici e gli elettori di origine cubana, che hanno votato per lui nella misura del 54%, contro il 14% di Romney.
Ma il risultato più clamoroso riguarda Rudy Giuliani. Si sapeva che era in caduta libera, ma la realtà è stata anche peggiore delle previsioni: 15%, quasi raggiunto da Huckabee. A questo punto l'ex sindaco di New York è vicinissimo alla resa, e già di parla di endorsement a favore di McCain (per quel che può contare, visto che ha solo un delegato).

La sfida simbolica tra i Democratici viene invece vinta dalla Clinton, che conquista esattamente la metà dei votanti., anche se va detto che l'affluenza al voto degli elettori democratici è stata abbastanza bassa.

Democratici

GENNAIO


3 gennaio: Iowa

Barack Obama: 37,6% (16 delegati)
John Edwards: 29,8% (14)
Hillary Clinton: 29,5% (15)
Bill Richardson: 2,11%
Joe Biden: 0,93% (ritirato)
Chris Dodd: 0,2% (ritirato)


8 gennaio: New Hampshire

Hillary Clinton: 39% (9 delegati)
Barack Obama: 37% (9)
John Edwards: 17% (4)
Bill Richardson: 5%
Dennis Kucinich: 1%

15 gennaio: Michigan

Hillary Clinton: 55,4%
Uncommitted: 39,9%
Dennis Kucinich: 3,7%
Chris Dodd (ritirato): 0,6%
Mike Gravel: 0,4%

19 gennaio: Nevada

Hillary Clinton: 50,71% (12 delegati)
Barack Obama: 45,19% (13 delegati)
John Edwards: 3,75%
Dennis Kucinich: 0,05%

26 gennaio: South Carolina

Barack Obama: 55,4% (25 delegati)
Hillary Clinton: 26,5% (12)
John Edwards: 17,6% (8)
Mike Gravel: 0,05%

29 gennaio: Florida

Hillary Clinton: 49,7% (0 delegati)
Barack Obama: 33% (0)
John Edwards: 14,4%
Mike Gravel: 0,3%

FEBBRAIO
Next: 5 febbraio: Alabama, Alaska, American Samoa, Arizona, Arkansas, California, Colorado, Connecticut, Delaware, Democrats aboard, Georgia, Idaho, Illinois, Kansas, Massachusetts, Minnesota, Missouri, New Jersey, New Mexico, New York, North Dakota, Oklahoma, Tennessee, Utah
9 febbraio: Louisiana, Nebraska, U.S. Virgin Island, Washington,
10 febbraio: Maine
12 febbraio: Washington DC, Maryland, Virginia
19 febbraio: Wisconsin, Hawaii

MARZO
4 marzo: Ohio, Rhode Island, Texas, Vermont
8 marzo: Wyoming
11 marzo: Mississippi

APRILE
22 aprile: Pennsylvania

MAGGIO
3 maggio: Guam
6 maggio: Indiana, North Carolina
13 maggio: West Virginia
20 maggio: Kentucky, Oregon
24 maggio: Wyoming (5 di 12)

GIUGNO
1 giugno: Puerto Rico
3 giugno: South Dakota, Montana


Repubblicani


GENNAIO


3 gennaio: Iowa


Mike Huckabee: 34,3% (17 delegati)
Mitt Romney: 25,3% (12)
Fred Thompson: 13,4% (3)
John McCain: 13,1% (3)
Ron Paul: 10% (2)
Rudolph Giuliani: 3,5%
Duncan Hunter: 0,4%

5 gennaio: Wyoming (12 delegati su 28)

Mitt Romney: 67% (8 delegati)
Fred Thompson: 25% (3)
Duncan Hunter 8% (1)

8 gennaio: New Hampshire

John McCain: 37% (7 delegati)
Mitt Romney: 32% (4)
Mike Huckabee: 11% (1)
Rudy Giuliani: 9%
Ron Paul: 8%
Fred Thompson: 1%
Duncan Hunter: 0,53%

15 gennaio: Michigan

Mitt Romney: 38,9% (24 delegati)
John McCain: 29,7% (5)
Mike Huckabee: 16,1% (1)
Ron Paul: 6,3%
Fred Thompson: 3,7%
Rudolph Giuliani: 2,8%
Uncommitted: 2,1%
Duncan Hunter: 0,3%

19 gennaio: Nevada

Mitt Romney: 51,10% (18 delegati)
Ron Paul: 13,73% (4)
John McCain: 12,75% (4)
Mike Huckabee: 8,16% (2)
Fred Thompson: 7,94% (2)
Rudy Giuliani: 4,31% (1)
Duncan Hunter: 2,01%

19 gennaio: South Carolina

John McCain: 33% (19 delegati)
Mike Huckabee: 30% (5)
Fred Thompson: 16%
Mitt Romney: 15%
Ron Paul: 4%
Rudy Giuliani: 2%

29 gennaio: Florida

John McCain: 36% (57 delegati)
Mitt Romney: 31,1% (0)
Rudy Giuliani: 14,6%
Mike Huckabee: 13,5%
Ron Paul: 3,2%

Nb. I caucuses della Lousiana si tengono il 22 gennaio, ma le primarie sono spostate al 9 febbraio e l'assegnazione finale dei delegati è fissata per il 16 febbraio alla convention statale.

FEBBRAIO
Next: 1-3 febbraio: Maine
5 febbraio: Alabama, Alaska, Arizona, Arkansas, California, Colorado, Connecticut, Delaware, Georgia, Illinois, Massachusetts, Minnesota, Missouri, Montana, New Jersey, New York, North Dakota, Oklahoma, Tennessee, Utah, West Virginia (18 di 27)
9 febbraio: Kansas, Louisiana, Washington (18 di 37)
12 febbraio: Washington DC, Maryland, Virginia
16 febbraio: Louisiana (convention statale), Guam
19 febbraio: Wisconsin, Washington (19 di 37)
23 febbraio: US Virgin island
24 febbraio: Puerto Rico

MARZO
1 marzo: American Samoa
4 marzo: Ohio. Rhode Island, Texas, Vermont
11 marzo: Mississippi

APRILE
22 aprile: Pennsylvania

MAGGIO
6 maggio: Indiana, North Carolina
13 maggio: Nebraska, West Virginia (9 di 27)
16 e 18 maggio: Hawaii
20 maggio: Kentucky, Oregon
27 maggio: Idaho
31 maggio: Wyoming (2 di 18)

GIUGNO
3 giugno: South Dakota, New Mexico
14 giugno: Iowa convention (3 di 14)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Credo che a questo punto Giuliani sia fuori dai giochi.
Incredibile ma vero.....gli statunitensi vorrebbero incoronare come presidente della più potente nazione del mondo un vecchio uomo con più di 70 anni. Segno di un degrado della cultura e della politica USA ?

Passiamo all' altra sfida.

Anche se in Florida i democratici non posso assegnare i delegati-superdelegati è da sottolineare il grosso successo della Clinton che con il 50% dei voti ha staccato Obama di ben 17 punti.
Mi sembra che la Clinton sia sempre più forte.

L'unica notizia positiva per il senatore dell'Illinois è l'ultimo sondaggio di Rasmussen in Connecticut che dà Obama e la Clinton pari al 40% facendo segnare un notevole balzo avanti per il primo che nelle passate rilevazioni era dato a anche più di 20 punti sotto l'ex first lady.
Un sondaggio impazzito ? Un cambio di tendenza dopo l'appoggio dei Kennedy ?

Del resto c'è da chiedersi quanto influenzeranno negativamente le primarie della Florida sulla corsa di Obama. In effetti c'è da segnalare che dopo giorni di stasi oggi 5 superdelegati hanno appoggiato la Clinton che così supera Obama di 75 delegati-superdelegati

Democratico

Anonimo ha detto...

Personalmente ritengo che McCain sia il più credibile tra i candidati repubblicani. Posso capire che infastidisca il fatto che il Senatore dell'Arizona abbia 72 anni, ma è l'unico tra i repubblicani in lizza per la nomination che prenda chiaramente le distanze dalle posizioni più controverse di Bush (eccetto Paul e in parte Huckabee): Kyoto, Guantanamo e la guerra in Iraq (anche se è favorevole al surge ha sempre espresso la propria avversione alla gestione da parte di questa amministrazione della guerra). Ha posizioni morbide anche su temi come l'immigrazione, la prescrizione dei farmaci sotto copertura del madicare, la ricerca sulle staminali ed i matrimoni omosessuali (che secondo lui sono un problema statale e non federale). In quanto a freschezza delle idee, e rispetto agli altri candidati del GOP McCain mi pare il più "giovanile".

Detto ciò, avrei trovato sorprendente la vittoria di un mormone nel "sunshine state", quindi sono quasi sorpreso del 30% ottenuto da Mitt Romney più che dal 15% di Giuliani.

Non credete che il fatto che Obama abbia "saltato il turno" in Florida possa giocare a suo sfavore, in ottica di Supertuesday? Cioè non il risultato in se quanto piuttosto il fatto di non essersi neppure presentato.

Bluesky ha detto...

Ho una curiosità...
Potrebbe esserci, per regolamento, un eventuale ticket McCain-Liebermann oppure è vietato?

G. ha detto...

Teoricamente il candidato nominato può scegliere chiunque come vice, non solo un democratico ma anche un non-politico. Di fatto però bisogna rispettare gli equilibri del partito, accontentare gli interessi dei sostenitori o ricompensare altri candidati per il loro appoggio, quindi un ticket con Liebermann lo vedo molto improbabile, soprattutto se pensiamo che McCain è considerato dai suoi troppo "spostato a sinistra"

Anonimo ha detto...

Io però non lo escluderei Il ticket McCain-Lieberman. Il Senatore del Connecticut piace molto anche ai Bush (mi ricordo la foto del bacio con George W.).. sono curioso di vedere chi appoggerà Zach Miller..