giovedì 31 gennaio 2008

Il New York Post appoggia Obama

http://www.nycpba.org/wtc/images/logo-nyp.jpg

L'altro quotidiano di New York, il Post di proprietà del magnate Rupert Murdoch, fa endorsement e appoggia Barack Obama.
Il Post non ha certo l'autorevolezza del NYTimes, ed è spesso accusato di eccedere nel sensazionalismo e del gossip. Oltretutto è di tendenze politiche piuttosto conservatrici.
Tuttavia con un editoriale uscito oggi traccia un quadro piuttosto netto, anche se in linea con il suo stile aggressivo, della situazione in campo democratico, e invita a votare per il senatore dell'Illinois. Ecco la traduzione dei passi salienti.

"Noi invitiamo gli elettori a votare per Obama - un candidato ancora da mettere alla prova, questo è vero, ma da preferire alla senatrice di New York. Obama rappresenta un nuovo punto di partenza. La sua avversaria, e suo marito, rappresentano invece un deja vu - un ritorno agli anni opportunistici, segnati dagli scandali e moralmente reprensibili della infinitamente indulgente co-presidenza Clinton.
L'America davvero vuole passare di nuovo attraverso tutto questo? Lo farà, se la Senatrice Clinton diventerà Presidente. Questo è diventato dolorosamente evidente.
I trucchi della campagna violentemente egocentrica di Bill Clinton portano alla mente ricordi talmente brutti e tristi che è difficile capire da dove cominciare [...]
Certo, Obama non è privo di difetti[...] Sulla sicurezza nazionale, la sua visione è
oltremodo ingenua, candidamente inconsapevole del fatto che l'America deve
difendersi contro chi ha giurato di distruggerla [...] "Cambiare" tanto per cambiare non è una base di partenza credibile. Tuttavia è un uomo molto intelligente, con grandi precedenti da conciliatore. E, di nuovo. non è il Team Clinton. E questo conta davvero molto.[...]
E non dimentichiamo il cinismo politico che è un marchio di fabbrica dei Clinton. Come spiegare altrimenti la contraddittorietà della politica della Clinton: ha votato per la guerra in Iraq, ma ora dice che è stata una cattiva idea. [...]
Almeno Obama ha la capacità di ispirare. Di nuovo, non siamo d'accordo con Obama su tanti argomenti, ma molti Democratici sì. E lui dovrebbe essere la loro scelta, martedì prossimo. "

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Interessante. Si moltiplicano gli appelli e gli appoggi per Obama ma i superdelegati e sondaggi restano favorevoli alla Clinton
Questa donna è davvero potente. Non si riesce a schiodarla.....:-(

Democratico

Bluesky ha detto...

L'importante ora è avere fiducia e giocarsi bene le carte in vista del big tuesday. Tutto è ancora possibile, di sondaggi veri e propri dopo l'abbandono di Edwards e l'endorsment di Ted Kennedy non se ne sono ancora fatti... Vediamo!

http://italianbloggers4obama2008.blogspot.com

Anonimo ha detto...

Realclearpolitics dice che la forbice si è ridotta al 6% a livello nazionale

Anonimo ha detto...

A chi non lo ha visto consiglio "Bobby" di Emilio Estevez, il film su Robert Kennedy. Fantastico, come Robert, ma una cosa emerge chiara dal film: chiudendo gli occhi e non facendo caso alla voce, Obama da all'America lo stesso messaggio di RFK. Non se lo possono fare sfuggire un'altra volta..

Anonimo ha detto...

Nuovi sondaggi non so quanto attendibili.

Per Obama è ottimo in Georgia (lui 53% contro il 36% della Clinton), catastrofico nel Tennessee (la Clinton addirittura al 59%, mentre Obama fermo al 26%) addirittura in questo stato la maggioranza relativa dei neri voterebbe per la Clinton (assurdo). Situazione brutta anche nel Minnesota dove Obama resterebbe al 33% e la Clinton arriverebbe al 40%, però in questo sondaggio si conta ancora Edwards con il 12%. Inoltre considerando un sondaggio fatto questo autunno qui la Clinton avrebbe perso 7 punti mentre Obama ne avrebbe conquistati 11.
Qui trovate i sondaggi di cui sopra http://www.realclearpolitics.com/epolls/2008/latestpolls/index.html

Che dire ? Sono davvero pochi gli stati dove Obama è in vantaggio nei sondaggi. Molto pochi. L' ottimismo sta sul fatto che negli ultimi giorni i sondaggi danno, generalmente, un netto recupero di Obama. Inoltre ancora non sappiamo come si comporteranno gli ex elettori di Edwards.

Democratico

Anonimo ha detto...

Io invece non sarei tanto pessimista. Salvo la Georgia gli altri che ho letto sono tutti combattuti. Comunque, o Rasmussen è filo-Obama, o gli altri sondaggi sono troppo pessimisti (o ottimisti a seconda dei punti di vista): in Massachusetts, Rasmussen mette Hillary a +6, mentre il Western NE College dà la Clinton a +28(c'è una discreta differenza)..

Anonimo ha detto...

Pardon, volevo dire il Tennessee non la Georgia..

Anonimo ha detto...

Però mi sarei aspettato un Obama fortissimo negli stati meridionali dove la popolazione nera è consistente.....
Mah......:-(

Democratico

Anonimo ha detto...

Hai ragione, ma bisogna avere "fede".

I voti degli indipendenti non rientrano negli exit-polls ed al sud sono in molti gli elettori di colore non registrati. Fra l'altro in Stati tradizionalmente definiti come Red States e nei quali la componente religiosa è forte, come quelli del sud, c'è anche la possibilità che Obama ottenga diversi voti da repubblicani moderati, ispirati dai suoi "sermoni" e dai suoi frequenti riferimenti alla fede, che decidano o abbiano deciso di registrarsi come democratico per dare il sostegno ad Obama, magari trovando un po' di conforto nelle parole spese nei giorni scorsi per Reagan. Secondo me il Senatore dell'Illinois punta molto su questo tipo di elettorato per il 5 febbraio, sui repubblicani delusi potrebbe anche aver fatto colpo.

Anonimo ha detto...

Non so quanto sia attendibile questo sondaggio ma in Alabama, secondo l' AEA/Capital Survey. Obama avrebbe il 40% dei voti contro il 35% della Clinton.
http://www.realclearpolitics.com/epolls/2008/president/al/alabama_democratic_primary-281.html#polls
La novità sta nel fatto che i precedenti sondaggi davano sempre la Clinton in netto vantaggio sul senatore dell' Illinois
Secondo questo sondaggio sono aumentati gli elettori neri che voterebbero Obama. Il 68% contro il 54% di tre settimane fa.
Mentre gli elettori neri pro-Clinton sono passati dal 41% di settembre al 16% di oggi.

Democratico