Il piano prevede di assegnare i delegati basandosi in parte sul voto del 15 gennaio e il parte sui risultati generali delle primarie.
Come noto, il Michigan, al pari della Florda, ha perso i propri delegati per aver tenuto le primarie al di fuori del periodo stabilito dal partito.
Stupak, in una lettera a Howard Dean, ha proposto che 83 dei delegati del Michigan siano ripartiti basandosi sui risultati di gennaio: la Clinton in quell'occasione prese il 55% dei voti, e quindi avrebbe 47 delegati. A Obama andrebbero 36 delegati, ovvero gli sarebbe assegnato in toto il 40% dei voti "uncommitted" (il nome di Obama, come quello di Edwards, non era presente sulle schede).
I restanti 73 delegati sarebbero invece ripartiti basandosi sulla percentuale del voto popolare in tutti gli stati alla fine delle primarie.
"L'ultima cosa che dobbiamo fare è scoraggiare gli elettori" ha scritto Stupak "e ho sentito numerosi Democratici e indipendenti frustrati perchè il loro voto viene ignorato".
Stupak inizialmente ha appoggiato Edwards, ed è poi rimasto neutrale dopo il ritiro del senatore della North Carolina.
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